Peccato! Due volte “Che Peccato!!”
La prima perchè nessuna delle nostre due atlete è riuscita a vincere l’oro e la qualificazione olimpica e la seconda perchè entrambe potevano comunque finire sul podio, ma è finita che la Cagnotto ha “soffiato” il bronzo alla Marconi, che ancora una volta è finita quarta.
Forse l’atleta romana in questa occasione avrebbe meritato di più, avendo a nostro umile parere di profani, saltato un pò meglio della bolzanina, ma anche questo è sport e se il detto “ciò che non ti uccide, ti fortifica” allora siamo sicuri che Maria tornerà alla prossima gara ancora più affamata di successo.
La Cagnotto purtroppo ci è sembrata, un pò come agli Europei di Budapest 2010, subire molto la pressione del “dover vincere a tutti i costi” e per questo ha saltato un pò impacciata, senza quella sicurezza che la contraddistingue.
In special modo nel triplo e mezzo in avanti e nel doppio e mezzo ritornato, che sono stati i tuffi più deboli della sua gara e che ci hanno fatto tremare…
“Vincere dai tre metri non è mai facile – ha commentato Tania – mi dispiace solo perchè questa mattina nelle eliminatorie ho fatto venti punti di più, che mi avrebbero portato a giocarmi l’oro”.
“Dopo il triplo e mezzo avanti (terzo dei suoi tuffi, chiuso con 54,25 punti) ho subito psicologicamente la gara e ho sbagliato anche il doppio e mezzo ritornato carpiato (il quarto 58,50). Vedevo Maria che viaggiava bene al terzo posto, allora ho puntato tutto sull’ultimo salto (un doppio e mezzo rovesciato carpiato strepitoso, 76,50 miglior punteggio di tutta la serie dei tuffatori) per cercare di salire sul podio insieme a lei”.
“Fortunatamente è andata bene e sono felice per questa medaglia e per una prestazione che riscatta il sesto posto di Budapest dello scorso anno. Mi dispiace ancora per Maria che meritava questa soddisfazione, e mai avrei voluto esser io a togliergliela. Stamattina mi sentivo bene, poi purtroppo ho accusato un po’ di stanchezza dopo la gara di ieri. Nei tuffi da un metro a volte basta solo l’eleganza, da tre metri servono anche forza e tecnica”.
La Marconi dal canto suo ha saltato bene, c è stata qualche “sbavatura” sul triplo e mezzo in avanti ed è forse lì che l’azzurra avrebbe potuto prendere quei pochi punti che l’hanno separata dal secondo/terzo posto.
“Ormai sono abbonata al quarto posto – dichiara la Maria – sono però contenta perché nonostante questa posizione ho messo pressione alle prime, e quindi ho fatto una buona gara”.
“Però la medaglia di legno brucia sempre, io continuo a lavorare su me stessa e prima o poi arriveranno i gradini più alti del podio. La gara di oggi è stata bella, dal primo tuffo non mi sono fatta intimorire dal pubblico che ha riempito la piscina, anzi è stato davvero bello gareggiare davanti a loro”.
“Ho tante altre tuffatrici davanti a me che hanno già fatto più Olimpiadi e Mondiali di me, ma chissà, un giorno riuscirò dove è arrivata la Lindberg: tanti quarti posti e oggi una gara impeccabile. E’ stata davvero brava. Oggi speravo più nella medaglia rispetto la gara di ieri, per una volta avrei voluto che la fortuna guardasse anche me. Sono comunque contenta, ora mi dedicherò alle gare nazionali per qualificarmi ai Mondiali di Shanghai”.
La gara la vinta la svedese Anna Lindberg, la veterana di questi campionati, che così si aggiudica anche la qualifica per le Olimpiadi di Londra 2012.
Ecco la CLASSIFICA della finale.
Nell’altra finale del pomeriggio, che ha visto impegnata la coppia Verzotto/Scuttari, l’oro è andato alla fortissima coppia tedesca formata dai due fuoriclasse Hausding/Klain.
I nostri ragazzi hanno saltato bene, molto meglio della mattina e molto più decisi, ma hanno comunque chiuso in quinta posizione: la distanza che li separa dal podio è ancora molto grande.
Ciò che li separa dalle altre coppie è la difficoltà dei tuffi eseguiti : la nostra coppia ha, rispetto a tutte le altre squadre, un paio di tuffi con troppo poco coefficente di difficoltà che quindi, anche se eseguiti benissimi, rendono troppo poco.
Ma questo è pur sempre un inizio, ora starà a loro cercare di migliorarsi per diventare più competitivi.
La CLASSIFICA della finale.