La F.I.N. ci informa che questa mattina a Bolzano, nella clinica Santa Maria, Tania Cagnotto è stata sottoposta ad intervento chirurgico per ridurre la frattura del terzo medio dello scafoide della mano sinistra.
“In questi casi – spiega il professor Marco Bonifazi, responsabile del Centro Studi e Commissione Medico Scientifica della FIN – l’intervento chirurgico è utile per favorire un recupero migliore in vista degli impegni futuri dell’atleta e in particolare di quelli più importanti che l’attenderanno nell’arco della prossima stagione”.
“Per quanto riguarda la stagione attuale è troppo presto per pronunciasi. Tania comunque è una atleta di grande carattere e qualità tecnica, molto determinata, e questo ci fa ben sperare sul fatto che le sue capacità agonistiche non saranno condizionate dall’infortunio.”
Ad operarla è stato il dottor David Espen, ortopedico traumatologo. L’intervento, che è durato circa un’ora e mezzo, è riuscito perfettamente.
Le è stato applicato un tutore alla mano, per tenere l’arto immobile per 20 giorni.
“Mi hanno riferito che l’operazione è andata benissimo – ha detto Tania Cagnotto – proprio come ci aspettavamo. Mi hanno inserito una vite al polso che mi permetterà di recuperare più in fretta la perfetta funzionalità dell’articolazione. E’ ancora prematuro fare delle ipotesi su quanto ci vorrà prima di tornare ad allenarmi ma comunque ora sono un po’ più fiduciosa”.
“Inoltre il ginocchio è migliorato molto e mi è stato confermato che non c’è alcun interessamento dei legamenti e del menisco, e questo è molto importante”.
Fra domani e dopodomani sarà dimessa dall’ospedale.
“L’intervento è andato bene e questo è un primo passo importante – ha aggiunto il padre e CT della Nazionale Giorgio Cagnotto – Per conoscere i tempi di recupero dovremo aspettare una decina di giorni. Allora sapremo qualcosa di più su quando potrà tornare ad allenarsi. Al momento i medici non si sbilanciano.”