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A difendere Tom Daley ci pensa… la mamma!

Pubblicato il Atleti, Tuffi

Tom and his mom

E dopo le ultime critiche fatte a Tom Daley dal presidente della federazione brittanica David Sparkes, Debbie, la mamma di Tom, ha deciso che forse la situazione era andata un pò troppo oltre e ha deciso di scrivere una lettera aperta a tutti i detrattori di suo figlio e sopratutto al signor Sparkes.

“Caro Signor Sparkes,

L’ultima volta che abbiamo parlato è stato a Loughborough, giugno 2011, quando ha chiesto a Tom il favore di inaugurare un centro sportivo. Non credo che lei abbia parlato molto con Tom durante il 2012, se non per congratularsi velocemente con lui per la sua medaglia. E siccome i media sono il suo metodo preferito per comunicare, ho pensato di fare anche io lo stesso.

In quanto madre di Tom, sono molto orgogliosa di come lui si gestisca. Sono sicura che lui farà ancora errori durante la sua vita, ma per ora sta andando benissimo. Trovo incredibile che lei lo voglia criticare così apertamente, quando lui ha fatto così tanto per la sua federazione e per lo sport britannico, e peggio ancora lei lo fa senza neanche fermarsi a riflettere. Lei non ha parlato con Tom, o con il suo agente, prima… E’ così che si comporta un presidente?

Se non mi ricordo male, quest’estate Tom è stato uno dei pochi grandi successi per gli sport acquatici britannici… è probabilmente uno degli atleti a cui deve il suo posto di lavoro. Alcuni dicono che il suo mandato sia stato uno dei peggiori nella storia degli sport inglesi. Non crede che dovrebbe ringraziare Tom e mostrargli un pò di gratitudine?

Il suo obbiettivo era quello di conquistare una medaglia e lo ha centrato in pieno, diventando il primo tuffatore britannico a vincere una medaglia olimpica in una prova individuale. E non solo: subito dopo le Olimpiadi, quando quasi tutti gli atleti possono finalmente rilassarsi, Tom è tornato ad allenarsi duramente in vista dei Mondiali giovanili.

Siccome lei non ha parlato con Tom in questo periodo, lasci che la illumini su come si è comportato.

Per lui che è sempre molto motivato, tornare ad allenarsi dopo il climax dei Giochi è stata veramente duro: non credo Tom se la prenderà se affermo che gli mancava lo slancio, la voglia. Andy bank, il suo allenatore, era preoccupato perchè  tutto ciò si notava nei suoi allenamenti.

Tutti gli altri si sono presi lunghe vancanze, hanno festeggiato, mentre Tom è dovuto tornare subito a lavorare. Lei si ricorda come ha trascorso l’estate dei suoi 18 anni? Io e Andy abbiamo anche parlato, valutando l’idea di ritirarlo dalle gare: avevo paura che Tom “crollasse” sotto il peso degli ultimi 24 mesi di lavoro.

Forse le devo ricordare che Tom non solo stava affrontando la pressione della gara più importante della sua vita, oltretutto disputata in casa, ma inoltre in questo periodo ha perso anche il suo più grande sostenitore: suo padre.

Il rapporto con mio figlio è sempre stato forte, ma Rob era tutto per Tom: amico e modello; sarebbe impazzito se avesse letto il suo attacco mediatico e sicuramente le avrebbe dato una risposta più “schietta” della mia…

Ma Tom non ha voluto ritirarsi. Anche se i Mondiali non avevano una particolare importanza, Tom aveva un impegno con la sua federazione econ il direttore tecnico Evangulov e, nonostante il mio tentativo di convincerlo, si è messo sotto e ha ripreso a lavorare. Ha detto che si sarebbe riposato dopo, che altre 5 settimane di allenamento non avrebbero fatto la differenza.

Ogni mamma sa che per una ragazzo di 18 anni prendere una decisione così comporta una grande disciplina. Tom ha ricevuto offerte da tutte le parti per eventi mondani di ogni tipo, vacanze e sopratutto libere uscite con gli amici che ha trascurato per più di quattro mesi.

E così è partito per l’Australia, da solo (nessuno dei suoi allenatori è andato, tanto per rimarcare l’importanza della gara…) ed è tornato a casa non con una, ma bensì due medaglie d’oro, di cui una in una disciplina a lui del tutto nuova. Sono stata così fiera di lui: una maniera fantastica di concludere l’anno. Finalmente per mio figlio era arrivato il momento di rilassarsi un pò e di divertirsi.. Ha fatto il suo dovere, ha aiutato la sua federazione… Allora lei capisce perchè sono così arrabbiat per la sua mancanza di gratitudine??

I  suoi commenti, insieme a quelli di Evangulov, lo scorso febbraio erano stati abbastanza pesanti: a 5 mesi dalle Olimpiadi, quando Tom aveva bisogno di più sostegno possibile, lei ha fatto le sue dichiarazioni ai media e dopodichè ha lasciato il suo team a discutere con Tom e il suo allenatore…

Tom ha sempre lavorato il più duramente possibile. i tuffi hanno sempre avuto la priorità. Tutti noi abbiamo sempre lavorato a stretto contatto con i suoi allenatori e l’agente di Tom, per riuscire a creare la condizione migliore per ottenere il suo successo.

Lei, David, comunica con qualcuno? Credo che lei debba provare a parlare con Tom… Di sicuro i titoli in prima pagina la fanno sentire importante e la proteggono nel caso Tom non dovesse vincere una medaglia, ma non sarebbe meglio lavora insieme ad uno dei suoi migliori atleti, invece che contro?

Se lei si fosse informato saprebbe che tutti noi abbiamo deciso di tenere al minimo gli impegni “commerciali” di Tom negli ultimi due anni, per fare in modo che nessun allenamento andasse perso.

Ironia della sorte: mentre gli sponsor di Tom hanno tutti rispettato l’accordo, l’unica richiesta extra è arrivata proprio dalla federazione: è incredile come le cose cambino prospettiva quando riguardano la federazione.

Ed è anche ironico che lei, che tanto lo critica, sia stato il primo a chiamarlo e chiedergli il favore di apparire in eventi mondani.

Tom si è allenato per tutto dicembre, anche la settimana di Natale, e si sta allenando tutt’ora. “Splash!” lo impegna solo durante il weekend. Il suo coach fa parte della trasmissione… Se lei era preoccupato, perchè non ha parlato con Andy? Se avesse visto “Splash”  lo avrebbe visto tra i giudici.

I confronti con i cinesi poi mi fanno arrabbiare e so che fanno arrabbiare anche Tom. Lui non è nato a Pechino, è nato a Plymouth. Ho visto in che maniera estrema si allenano i cinesi e non è Tom questo: la sua vita non funzionerebbe se faosse fatta solo di tuffi.

Mio figlio è un gran lavoratore e negli ultimi dieci anni ha fatto tante rinunce pur di concentrarsi sulle Olimpiadi di Londra e so che farà lo stesso per Rio. Ma Tom non farà mai la vita di un tuffatore cinese.

Sono sicura che sarà sempre tra i migliori nel suo sport e credo anche “Splash!” sia uno show appropiato per Tom: un sacco di mamme, ragazzi e nonni lo hanno vosto e apprezzato. Siccome lei non lo ha visto le posso dire che è uno format a proposito di tuffi, che promuove uno sport chiave della sua federazione.

Lunedì scorso a detto all’agente di Tom che questo spettacolo non avrebbe aiutato di certo lo sport in Gran Bretagna, ma ironicamente il suo ufficio stampa proprio oggi, tramite l’account twitter della federazione nuoto, ha pubblicizato “Splash!” ha tutti i suoi followers. Lei è preoccupato del redimento di Tom… Bè io sono preoccupata per il suo.

Un capo dovrebbe motivare il suo team, non farli pensare cose tipo “Ma perchè lo faccio?”. Invece se il tuo scopo è scoraggiare uno degli sportivi chiave della tua squadra, allora David sei sulla buona strada, bel lavoro.

Mentre lei vuole che Tom si alleni di più, io vorrei che lei prendesse ripetizioni su leadership, media e incoraggiamento.

A Tom non farebbero male un pò di fondi da parte della sua federazione, invece deve auto finanziarsi da solo, tramite gli sponsor e il lavoro con i media. Quando gli si è presentata la possibilità di fare “Splash!” gli è sembrata un’ ottima proposta, che avrebbe anche fatto molta pubblicità al suo sport, non è che i tuffi vadano spesso in tv, David.

Quello dovrebbe essere il tuo lavoro.

Tom, comunque, sta solo dando qualche consiglio ed incoraggiamento, e sopratutto si sta divertendo. Io sono felice che stia facendo “Splash!”, anche se lo show non ha avuto delle recensioni molto positive. Ma queste opinioni le posso sopportare, le sue, David, un pò meno, visto anche il ruolo che lei ricopre e l’impatto che le sue parole hanno su mio figlio…

Sinceramente,

Debbie Daley.”

Che ne pensate????

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