Per la terza ed ultima giornata di gare della tappa di Edinburgo delle WS 2013 iniziamo prima con le note dolenti: purtroppo la nostra piattaformista Noemi Batki non è riuscita a superare la semifinale.
Nonostante una prestazione molto buona, Noemi ha infatti concluso quarta con 333 punti, l’azzurra si è dovuta fermare dopo le gare matuttine; davanti a lei le cinesi Liu Huixia e Si Yajie, tuffatrici di un altro pianetache sono andate avanti ad 80 punti a tuffo; al terzo posto invece la tuffatrice di casa Tonia Couch che pur avendo una serie ed un livello simile a quello della Batki, ha saltato con più precisione, raccogliendo più punti sopratutto con il doppio e mezzo rovesciato, tuffo che ha fatto la differenza.
Nella finale la vittoria è andata nuovamente ad un’atleta cinese, ma questa volta i ruoli si sono invertiti: Si Yajie ha “fregato” la collega vincendo con il monster score di 405 punti, grazie sopratutto all’errore di Liu Huixia, seconda con 374 punti, nel triplo e mezzo indietro.
Terzo posto per la messicana Alejandra Orozco, che con i suoi 367 punti conferma le già ottime prestazioni olimpiche e sopratutto l’ottima scuola messicana, il cui progetto nato 8 anni fa sta dando i suoi frutti.
Grande festa per la finale maschile dove, anche grazie all’assenza di tuffatori cinesi, l’idolo della nazione ha vinto la medaglia d’oro: Tom Daley si è imposto sul russo Minibaev e sul messicano Garcia con l’ottimo punteggio di 542 punti e sopratutto un parziale di ben 102 punti realizzato con il triplo e mezzo indietro carpiato. Ma i suoi punteggi sono stati comunque tutti elevatissimi: 99 punti con il quadruplo e mezzo avanti, 92 con il triplo e mezzo rovesciato, alla faccia di tutti coloro che all’inizio dell’anno lo criticavano per aver preso parte al talent show “Splash!”.
Per il russo Victor Minibaev, secondo con 537 punti, un’occasione sfumata, ma senza particolari colpe: quando ci si trova a gareggiare contro simili punteggi deve essere dura riuscire a stare al passo e non basta fare una media di 89 punti a tuffo!
Invece Ivan Garcia, bronzo con 504 punti, qualcosa da recriminarsi ce l’ha: ha sbagliato proprio il tuffo che lo ha reso famoso, il quadruplo e mezzo ritornato; sembra quasi un controsenso dire che abbia sbagliato, pur avendo realizzato 77 punti parziali e un punteggio totale sopra i 500 punti: un totale che, ora come ora noi in Italia ci sogniamo, ma che ormai in campo mondiale è quasi diventato il minimo per cercare si salire sul podio!