Prima giornata di gare spumeggiante a Trieste per i Campionati Italiani Assoluti estivi, nonostante il periodo inusuale in cui sono stati collocati.
Infatti questi Assoluti sono stati anticipati: normalmente vengono collocati a Luglio, ma quest’anno serviva un’ultima prova di selezione prima dei Campionati Mondiali e così eccoci a tutti a Trieste nei primi giorni di giugno.
Tre le finali nel programma odierno, tre i titoli in palio e tre i pass mondiali da assegnare: alle 16 hanno iniziato le femmine dal trampolino di un metro; dodici ragazze, comprese due atlete straniere,Daniella Nero dalla Svezia e Marcela Maric dalla Croazia: come negli anni passati questa manifestazione è infatti “open” e possono parteciparvi atleti provenienti da tutto il mondo.
Ma a contendersi il titolo sono state state esclusivamente le nostre atlete, in particolar modo Tania Cagnotto, Noemi Batki e Maria Marconi, che hanno dato vita ad una bellissima sfida a tre: si sono infatti costantemente avvicendate al comando della gara, sempre separate da una manciata di punti.
Ma la finale si è praticamente decisa al penultimo tuffo, il quarto; il doppio e mezzo rovesciato raggruppato di Maria Marconi ha fatto la differenza: 72 punti che le hanno permesso di mantenere la prima posizione nonostante i 9 della Cagnotto nell’uno e mezzo rovesciato carpiato e i 7.5 della Batki nell’avvitamento indietro.
Così il titolo di Campionessa Italiana è andato alla Marconi, che con questa gara si è portata a casa anche il pass per il Mondiale; dietro di lei Tania Cagnotto, già qualificata e poi il bronzo a Noemi Batki, che dimostra così di essere anche una valida trampolinista.
Anche la gara maschile dal trampolino di tre metri è stata ricca di sorprese: durante le eliminatorie nessuno degli atleti aveva dimostrato uno stato di forma particolarmente brillante, fatta eccezione per Andrea Chiarabini, reduce dalle vittorie del Trofeo Atleti Azzurr d’Italia.
Anche in questo caso la lotta per il podio non è stata avara di sorprese: ad inizio gara inaspettatamente uno dei favoriti, Michele Benedetti, sbaglia clamorosamente uno dei suoi tuffi più facili: doppio e mezzo ritornato carpiato finito abbondantissimo, tanto da indurci a pensare che la gara per lui sarebbe finita lì…
Anche Chiarabini, sempre ad inizio gara e sempre con lo stesso tuffo, non ha ottenuto dei voti eccezionali: la corsa all’oro sembrava quindi ad esclusivo appannaggio di Andreas Billi e Tommaso Rinaldi, così come almeno uno dei due pass mondiali in gioco.
Ma nelle gare di tuffi mai dare qualcosa per scontato: mentre per Andrea Chiarabini la gara è andata in crescendo e Benedetti tuffo dopo tuffo cercava di recuperare punti, sia Rinaldi che Billi sono incappati in due errori; due errori “veniali” per il primo, un pò scarso il triplo e mezzo ritornato e poco composto l’avvitamento rovesciato, che gli sono costati l’oro, ma non il podio; più gravi quelli di Billi, abbondante il doppio e mezzo indietro e molto scarso il triplo e mezzo ritornato, che gli sono costati la medaglia, nostante un bel triplo e mezzo rovesciato.
Chiarabini non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione inanellando una serie di ottimi tuffi e concludendo con uno spettacolare triplo e mezzo rovesciato da ben 91 punti che gli è valsa il titolo di Campione Italiano, il primo che conquista dal trampolino.
Anche Benedetti ha dato una svolta alla sua finale proprio con il triplo e mezzo rovesciato, il suo quarto tuffo: da lì i suoi punteggi sono sempre stati al di sopra dei 75 punti, permettendogli di arrivare ad agguantare la medaglia d’argento e a confermare la sua presenza ai Mondiali.
Terzo posto per Tommaso Rinaldi, che nonostante i due errori sopracitati, ha fatto suo il pass per Barcellona.
La giornata si è conclusa con la finale sincro femminile dal trampolino di tre metri, dove la sfida è stata fra le regine della specialità Tania Cagnotto e Francesca Dallapè e le due pretendenti Maria Marconi ed Elena Bertocchi, che finalmente stanno iniziando ad ingranare la marcia giusta.
La gara quindi non è stata a senso unico e anche se le due Campionesse in carica hanno abilmente difeso il loro titolo, fa piacere vedere che in Italia ci sia un’altra coppia competitiva: dalle vittorie facili non si ottiene nulla, mentre le sfide aiutano gli atleti a crescere e questo non può che far bene al movimento.
Dietro di loro, al terzo posto, la coppia di giovani promesse formata da Malvina Catalano e Giulia Rogantin, che però anno ancora da lavorare dal punto di vista tecnico.
Nessun pass da assegnare in questa specialità: Cagnotto e Dallapè parteciperanno di diritto ai Mondiali in quanto Campionesse Europee in carica e finaliste alle Olimpiadi di Londra.