Si ringrazia Carmine Maione.
La terza e ultima giornata di gare nel weekend del Grand Prix di Madrid ha visto purtroppo una defezione che riguarda i nostri colori: la febbre ha infatti avuto ragione di Tommaso Rinaldi che ha dovuto rinunciare alla gara sincro dal trampolino, che lo vedeva in lista in coppia con Michele Benedetti.
Un vero peccato visto che la gara si è dimostrata essere decisamente alla portata dei nostri: la coppia cinese ha preso il largo a partire dal triplo e mezzo ritornato che ha iniziato una serie di tre tuffi oltre gli 83 punti; gli australiani Nel-Mitcham, che pure avevano iniziato con dei preliminari vicini alla perfezione e superiori a quelli cinesi, hanno perso terreno in fretta a partire dalla serie di liberi, ritrovandosi a battagliare contro la coppia messicana che per poco non è riuscita a rimontare e ad aggiudicarsi l’argento, complice i ritornati niente affatto eccezionali. Dal quarto posto in giù, tuttavia, le coppie si sono fermate a punteggi da 365 punti in giù: i polacchi hanno pagato una tenuta di gara discreta e costante ma senza picchi, i norvegesi hanno perso terreno sui preliminari (sotto quota 90), portando un solo tuffo oltre 70 punti, mentre i giovanissimi russi e la coppia olandese hanno macchiato la loro gara con errori più gravi.
Nella finale femminile dalla piattaforma, invece, buon risultato per Noemi Batki, che pur conducendo una gara decisamente meno buona dell’ottima semifinale ha comunque portato a casa un quinto posto non disprezzabile, dietro le solite cinesi e le forte australiane, con Bugg che alla fine è riuscita a strappare il bronzo alla ben più quotata connazionale Melissa Wu. Per Noemi una condotta di gara a due velocità: primi tre tuffi (triplo e mezzo avanti, avvitamento e verticale) sui 52-55 punti, ma un acuto sul quarto, il triplo e mezzo ritornato, da più di 75 punti, che le ha dato fiducia per chiudere la gara con un ottimo doppio e mezzo rovesciato e con un totale che ha sfiorato i 300 punti. Gara comunque soddisfacente per lei, che sta ritrovando una buona forma di gara e che ha ben figurato in questo meeting internazionale.
L’ultima gara è stata quella della piattaforma sincro maschile, che si è svolta con tre sole coppie iscritte (nessuna coppia italiana), e di queste solo quella cinese ha ottenuto uno dei suoi soliti punteggi monstre: gli oltre 463 punti di Aisen-Jian hanno blindato la medaglia d’oro, mentre la coppia messicana ha avuto ragione di quella norvegese in una lotta che ha premiato chi ha sbagliato di meno sul doppio e mezzo rovesciato e sui tuffi con avvitamento.