L’indimenticata Yulia Pakhalina, più volte campionessa mondiale e plurimedagliata olimpica, non ha smesso neppure dopo il ritiro di essere una vera e propria “cannibale” dei tuffi: dopo due anni di gavetta prima come seconda allenatrice di Jane Figueiredo (da qualche mese coach di Daley) all’università di Houston, è stata scelta come sostituta ad interim dopo che quest’ultima si è trasferita a Londra.
La Pakhalina, che ha studiato e vive a Houston fin da quando ha cominciato a tuffarsi in sincro con Vera Ilyina – probabilmente la coppia femminile non-cinese più forte, nonché l’unica capace di battere le rivali orientali alle Olimpiadi – ha condotto un lavoro egregio, forte delle conoscenze assimilate dalle tecniche di lavoro della Figueiredo, ma anche della propria straordinaria carriera. È di inizio mese infatti la sua proclamazione come allenatrice americana dell’anno (American Diving Coach of the Year) e della scelta di Natasha Burgess, sua pupilla, come tuffatrice dell’anno (Conference Outstanding Diver of the Year); gli atleti di Houston (la già citata Burgess, Taylor Olanski e Danielle Shedd) hanno brillato nei campionati di Conference e in quelli nazionali, e l’amministrazione dell’università ha scelto di promuovere i suoi successi: a partire dalla prossima stagione, Yulia Pakhalina sarà la assistant coach dei Cougars, prendendo definitivamente il posto della sua mentore.
Un altro successo che si aggiunge a quelli professionali (cinque medaglie olimpiche, otto mondiali, undici europee) e quelli personali, che la vedono felicemente sposata da otto anni con il presidente della software house indiano-americana Softway Solutions, Mohammad Anwar, e madre della piccola Sufia.