L’ultima giornata di gare a Penza in occasione dei Campionati Mondiali giovanili è stato, com’era prevedibile, il piu’ faticoso e sopratutto carico dal punto di vista “emotivo”, con situazioni diametralmente opposte.
Nella gara femminile dal trampolino di 3 metri – categoria B – da un lato ci sono state le atlete di casa, Tatiana Stepanova ed Ekaterina Nekrasova in cerca della medaglia d’oro che mancava alla Russia e che invece sono finite quarta e settima, uscite dalla piscina a testa bassa e senza neanche fermarsi a parlare con i giornalisti.
Dall’altra lo splendido sorriso, ma poteva essere altrimenti, dell’australiana Georgia Sheehan che con un’ottima prova si e’ guadagnata la sua terza medaglia, questa volta d’oro; sconfitte la favorita Song Axin, seconda, e la tedesca Christina Wassen, terza.
La nostra Laura Granelli ha preso parte all’eliminatoria, ma con esito non positivo: la sua e’ stata una prova incerta e così Laura ha chiuso in 20° posizione con 302 punti, mettendo fine alle gare degli azzurri che a questi Mondiali non sono riusciti prorpio a brillare.
Girls B, 3m springboard
1. Georgia Sheehan (AUS), 407.65
2. Song Anxin (CHN), 404.30
3. Christina Wassen (GER), 400.40
Nell’ultima gara del Mondiale, piattaforma maschile categoria A, tutti si aspettavano la vittoria di Igor Mialin, nativo di Penza e vincitore dell’eliminatoria matuttina; e tutto sembrava andare per il verso giusto fino al terzo giro, con il russo davanti al cinese, ma da li’ in poi e’ stato un disastro totale, con 3 errori consecutivi e la quinta posizione, tra la disperazione del pubblico.
Il primo ed il secondo posto sono andati ai cinesi Tai Xiaohu, medaglia d’oro, e Li Ping’an, argento, mentre la medaglia di bronzo e’ andata al britannico Kyle Khotari, l’attuale campione europeo della specialita’.
Boys А, 5-7.5-10 platform
1. Tai Xiaohu (CHN), 565.55
2. Li Ping’an (CHN), 538.50
3. Kyle Kothari (GBR), 536.00
Come sempre la Cina, nonostante abbia portato a Penza la seconda squadra, ha dimostrato la sua superiorita’, anche se in maniera meno “pesante” del solito: 14 medaglie, 7 ori, 2 argenti e 5 bronzi. Ma le sorprese sono state le medaglie d’oro di Danimarca e Colombia, un esempio per tutte quelle nazioni che, come la nostra, combattono tra mille difficolta’ per riuscire a far allenare i propri atleti e a portarli in cima al mondo.
Il medagliere:
1. China 7 2 5 14
2. Australia 2 1 3 6
3. Mexico 1 2 2 5
4. Denmark 1 1 – 2
5. USA 1 – – 1
6. Colombia 1 – – 1
7. Japan 1 – – 1
8. Russia – 7 1 8
9. Great Britain – 1 2 3
10. Germany – – 1 1