Campionati Mondiali 2015, Kazan, finale sincro femminile dalla piattaforma: la Cina con Chen Ruolin e Liu Huixia vince ancora, ma chi ha stupito tutti sono state le tuffatrici nordcoreane Kim Un Hyang e Song Nam Hyang, che con la loro medaglia di bronzo hanno scritto la storia sportiva del loro paese.
Che le cinesine vincessero a mani basse lo sapevano anche i contadini della steppa russa e infatti così è stato, un pò meno perfettine del solito, ma sempre e comunque prime. Brave anche le canadesi Meaghan Benfeito e Roseline Filion che hanno tenuto loro testa fino alla fine, ma le vere, inaspettate protagoniste, sono state le ragazze della “People’s Republic of Korea”.
Kim e Song in barba alle “famose” Paola Espinosa e Alejandra Orozco – Messico – Ekaterina Petukhova e Yulia Timoshinina – Russia – Sarah Barrow e Tonia Couch – Gran Bretagna – con la stessa serie di tuffi delle vincitrici hanno guadagnato il podio in sordina, silenziose e discrete così come sono sempre, anche quando non si tuffano.
La scuola nordcoreana non differisce poi tanto da quella cinese, parliamo sempre di due “regimi”, dove lo sport è si un mezzo per gli atleti e le loro famiglie per fuggire dalla povertĂ , ma anche quasi un’imposizione governativa, un lavoro fin dalla piĂą tenera etĂ . Però, nonostante queste somiglianze, fino ad oggi mai avevano raggiunto un risultato così importante e lo stupore è stato generale, forse anche un pò per loro e per i loro allenatori.
La loro è la prima medaglia ad un Campionato Mondiale per i tuffi della “Repubblica”: il sogno di ogni atleta, la consacrazione: ora però l’asticella si è alzata… Riusciranno a ripetersi sul palcoscenico Olimpico e ad entrare così nell’olimpo dei tuffatori??