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Prosegue il ciclo di post che vedono la collaborazione tra Anticommento (http://www.anticommento.corsia4.it/, twitter: @anticommento) e TuffiBlog. Anticommento è un progetto collettivo di quattro persone che condividono la passione per alcuni sport, tra cui i tuffi, e forniscono risultati live e opinioni non richieste, principalmente su Twitter. Siamo blog e non testate giornalistiche (ringraziando il Signore), quindi speriamo che traspaia la vera intenzione di queste interviste: fare quattro chiacchiere con persone deliziose. In vero stile Anti.
Durante gli Europei a Rostock, abbiamo intervistato Giovanni Tocci, il più giovane di tutti gli atleti intervistati finora, ma non per questo meno talentuoso. Giovanni è una delle migliori nuove leve della nostra Nazionale e lo ringraziamo per la disponibilità (fra un allenamento e l’altro con Chiarabini, che, come potrete notare, non si è riuscito a separare dal suo nuovo compagno di sincro neanche nella foto!).
Marta C.: Tuffatori diversi hanno vissuto storie diverse per quanto riguarda i loro primi anni in questo sport. Com’è stata per te, come è iniziata la tua carriera? Qual è il tuo ricordo migliore, e quale quello peggiore o maggiormente imbarazzante?
Giovanni Tocci: La mia carriera è cominciata quando avevo sei anni. A quattro anni ho iniziato a fare nuoto e poi a sei anni sono passato a fare tuffi e a otto anni ho iniziato a fare le prime gare nazionali. Dopodiché ho iniziato ad andare avanti con le categorie, C3, C2, C1 poi a Ragazzi ho cominciato a fare le prime gare internazionali che sono andate bene dall’inizio.
Ricordo con molto piacere Graz 2012, i Campionati Europei Giovanili, in cui sono arrivato primo in tutte le specialità, da un metro, tre metri e il sincro. Poi ricordo anche le Olimpiadi Giovanili a Singapore nel 2010, e i Mondiali Giovanili di Tucson in Arizona sempre nel 2010, ad entrambi sono arrivato quarto, però sono state delle belle esperienze che mi hanno insegnato tanto, e mi piace ricordare queste competizioni per le esperienze positive. Per quanto riguarda l’esperienza negativa, ne ho avuta una a Rostock al Grand Prix, era la prima volta che gareggiavo contro i grandi, quindi categoria Assoluta, diciamo che ho ricevuto una grande batosta da tre metri, non ho saltato bene, inoltre c’erano anche molte persone forti, quindi sono arrivato in fondo alla classifica e un po’ mi ha demoralizzato questa cosa, poi comunque sono riuscito a riprendermi ed andare avanti.
MC: Nonostante l’Italia possa vantare una Nazionale di buon livello e con alcune eccellenze, capita di frequente di trovarsi a rincorrere le quattro nazioni che si sono affermate in Europa negli ultimi anni – Germania, Russia, Ucraina e Regno Unito. Se potessi “rubare” qualcosa, o qualcuno, da ciascuna di queste nazioni, cosa sarebbe?
GT: Sarebbero le strutture, penso. Perché comunque strutture come ci sono in Germania, Russia e Inghilterra non ci sono. Comunque abbiamo diverse piscine interne che hanno i dieci metri, tutto al completo, quindi Bolzano e Trieste, all’esterno c’è anche Roma, Cosenza, ce ne sono diverse, ma comunque sappiamo che il clou degli allenamenti sono in inverno, quindi nelle piscine interne, e ci mancano un po’ le strutture. Anche se ora Roma si è mossa abbastanza bene, stanno portando avanti il progetto della palestra, e speriamo che andrà a buon fine. Quindi nulla, penso di rubare solo questo, perché noi italiani ci mettiamo il cuore, sappiamo che in confronto agli altri partiamo un po’ in svantaggio, però comunque ce la caviamo molto bene e sono contento.
MC: Ti sei affermato, soprattutto negli ultimi due-tre anni, come ottimo interprete dal metro, non solo in Italia ma anche in Europa. È la specialità che preferisci o è semplicemente quella in cui riesci meglio? Hai pensato di aggiungere alle tre gare dal trampolino anche quella del sincro misto?
GT: Ho provato il sincro misto con Francesca Dallapé, ma il peso diverso non ci consente di prenderci perché è differente il tempismo e tutto il resto. Diciamo che da un metro mi riesce meglio, non è la mia specialità preferita, preferisco tre metri, però non riesco bene ad esprimermi come vorrei. Quindi per adesso rimango da un metro, sperando che comunque già dalle prossime gare i tre metri vadano meglio, anche perché sappiamo che un metro non è specialità olimpica mentre i tre metri sì, quindi punto soprattutto Olimpiadi.
MC: Essendo i tuffi uno sport che richiede un grande sforzo sia fisico che mentale, quali sono gli aspetti che consideri divertenti in allenamento e/o in gara?
GT: Gli aspetti divertenti sono che comunque noi non siamo molti a praticare questo sport anche a livello internazionale quindi diciamo che ci conosciamo tutti, abbiamo creato una sorta di famiglia. E questo fa molto piacere quando si va alle gare internazionali, si parla, si scherza, poi c’è ovviamente anche la competitività ma quella è un’altra cosa, però anche il dialogo è importante. Mentre ad esempio in altri sport molto più numerosi magari non si conoscono tutti, hanno anche più difficoltà nel parlare con gli altri. Comunque noi ci divertiamo in allenamento, scherziamo, ridiamo, poi ovviamente quando è il momento di ridere e scherzare lo facciamo, quando no, cerchiamo di concentrarci, anche perché non è uno sport poco traumatico, anzi, quindi è meglio che ci concentriamo prima di partire e fare il tuffo!
Giovanni Tocci è nato a Cosenza, Calabria (Italia) nel 1994. È un tuffatore specializzato negli eventi dal trampolino. Vanta tre finali europee dal trampolino 1 metro: nono nel 2012 a Eindhoven, sesto nel 2014 a Berlino, quinto nel 2015 a Rostock. Dopo il sincronizzato 3m con Gabriele Auber nel 2012 (oro italiano e europeo Juniores), con Andreas Billi nel 2013 (quinto posto agli Europei di Rostock, dodicesimo ai Mondiali di Barcellona), e quello con Michele Benedetti nel 2014 (quarto posto agli Europei di Berlino), parteciperà ai Mondiali di Kazan 2015 nel sincro 3m in coppia con Andrea Chiarabini, con cui ha vinto la medaglia d’argento al Grand Prix di Bolzano, e dal trampolino 1m.
Facebook: Giovanni Tocci. Twitter: @GiovanniTocci. Instagram: giovannitocciofficial.
Articolo e foto di Marta C. – Traduzione e editing di Carmine M.
Riproduzione permessa sui blog:
“L’Anticommento” (https://anticommento.wordpress.com);
“TuffiBlog” (http://www.tuffiblog.com).
(Giovanni Tocci agli Europei di Rostock 2015, dove si è classificato quinto nella gara dal metro. Fonte: Marta C.)
(Giovanni Tocci at the 2015 European Diving Championship in Rostock: he was fifth in the 1m springboard event. Source: Marta C.)
This articles series is a collaboration between Anticommento (http://www.anticommento.corsia4.it/, twitter: @anticommento) and TuffiBlog. Anticommento provides live results and unrequested opinions on some sports, especially diving and volleyball. We are blogs, not newspapers (bless!), so we hope to render our interviews as we planned to: we just talk a little bit with all of you. Anti- style!
At the European Diving Championship in Rostock we had the opportunity to interview Giovanni Tocci. He’s the youngest diver so far on our blog, but he isn’t the least talented for sure – on the contrary, Giovanni is one of our best hopes for our National team and we thank him for his time (stolen to his training with Chiarabini: as you can notice, he really couldn’t split from his new synchro companion, not even for the moment of the photo!).
Marta C.: Different divers have different stories on their first years in this sport. How was it for you, how did your career start? What’s your best moment in this sport, and what’s your worst or most embarassing one?
Giovanni Tocci: My career has started when I was six. At four I started swimming, then I switched to diving at six and I did my first national competition at eight. I scaled the age categories, then when I arrived to the “B” age group I started competing in international events, I did good since then.
I like remembering the 2012 Junior European Championships in Graz, I won all of my events, 1m, 3m and the synchro 3m; and I have good memories of the 2010 Youth Olympic Games in Singapore and the 2010 Junior World Championship in Tucson, Arizona: I have been fourth in both the competitions, so I didn’t win any medal, but they have been great experiences, they taught me a lot, so I like remembering them.
For the negative memories… well, my first Grand Prix in Rostock: it was my first competition against senior divers, and my 3m event went really bad: I didn’t jump very well, and there were a lot of strong divers, so I finished at the bottom of the ranking. I was quite disheartened at first, but then I managed to recoup from this and go on.
MC: In spite of having good divers, and some excellent ones, Italy is often chasing the four commanding nations in Europe in the last years – Germany, Russia, Ukraine and United Kingdom, in no particular order. If you could “steal” something, or someone, from each of these nations, what would it be?
GT: I think it would be the facilities: we don’t have many pools and structures like Germany, Russia, or United Kingdom. We have some complete pools, like Trieste and Bozen, and we have some cool outdoor structures, I think about Rome, Cosenza, some other ones… but we all know most of the training has to be done in winter, in the indoor pools, and we have a lack of them in Italy. Rome is doing great now, they’re doing a great gym structure, we all hope it will end well. So yeah, I think I would steal just facilities from them: as Italians, we put all of our heart into competitions, we know we have a bit of a disadvantage against other strong nations, but we do our best and I’m happy about that.
MC: You have been quite successful from the 1m springboard, not only in Italy but also in the international competitions, in the last two, three years. Is it your favourite event, or just the one you manage to do the best? Have you ever thought to add the mixed synchro event to your programmes?
GT: I’ve tried the mixed synchro with Francesca Dallapè, but we have different weights, different times in jumping and rotations, so we couldn’t catch each other. Let’s say I’m better from the 1m springboard, but it’s not my favourite one – I like 3m more, but I couldn’t express myself as well as I wished, so far. So, for the time being, I’ll stick to the 1m event, hoping I can do better from the higher springboard because it’s an Olympic competition, while 1m isn’t. I’m aiming to the Olympics, obviously.
MC: Since diving is a sport that requires a big effort both mentally and phisically, is there any funny aspect during trainings and/or competitions?
GT: There aren’t a lot of divers around, even at international levels, so we all know each other by now, it’s a family somehow. It’s nice because when you go to the competitions we can talk, play around, obviously there’s a lot of competitiveness but communication is important as well. In other sports it can happen you don’t know everyone around, so there’s more difficulty in relationships. We have fun in training, too – playing around, giggling, and then we have to concentrate, of course: diving is prone to traumatic events, it isn’t a joke, so we can be playful everytime but before starting to do a dive!
Giovanni Tocci was born in Cosenza, Calabria (Italy) in 1994. He is a springboard diver, specialized in the 1m and synchro 3m springboard events. He has been an European finalist from the 1m springboard in three occurrences: ninth place at the 2012 European Championship in Eindhoven, sixth in 2014 in Berlin, and fifth this year in Rostock. After he have been paired with Gabriele Auber in 2012 (gold medalists at the national championship and at the Junior European Championship), with Andreas Billi in 2013 (fifth place at the European Championship in Rostock, twelfth place at the World Championship in Barcelona), and with Michele Benedetti in 2014 (fourth place at the European Championship in Berlin), we will compete at the World Championship in Kazan in the 3m synchro springboard event with Andrea Chiarabini (silver medalists at the 2015 Grand Prix leg in Bozen), and from the 1m springboard.
Facebook: Giovanni Tocci. Twitter: @GiovanniTocci. Instagram: giovannitocciofficial.
By Marta C. – Photo: Marta C. – Translation: Carmine M. – Editing: Carmine M.
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“TuffiBlog” (http://www.tuffiblog.com).