Neanche due ore per riprendersi dalla lunghissima eliminatoria: come già accaduto per i tre metri, il poco tempo a disposizione per i 18 semifinalisti dalla piattaforma per rifiatare e la possibilità quasi nulla per distendere i nervi sono stati discriminanti quanto il talento individuale, se non di più.
I tuffatori più esperti, come il tedesco Klein o il bielorusso Kaptur, hanno potuto così approfittare di errori commessi da atleti più giovani per strappare una qualificazione in finale, e quindi il pass diretto per le Olimpiadi, con maggiore facilità.
Fatali al contrario i tuffi sbagliati da atleti come l’altro tedesco Wolfram, il britannico Lee o l’americano Dinsmore, che dovranno rimandare di due anni il sogno mondiale. Per Wolfram la partecipazione olimpica è quasi certa, essendosi laureato campione europeo (decide la federazione), mentre gli altri attenderanno la Coppa del Mondo e gli spareggi per un nuovo tentativo.
Tutto facile stavolta per i cinesi Qiu Bo e Yang Jian, che non si risparmiano quasi mai, e per i tre favoriti per contrastarli o almeno per la conquista di un bronzo: Tom Daley, Viktor Minibaev e David Boudia. Nei dodici anche i due messicani Garcia e Ruvalcaba, il russo Shleikher, l’australiano Bedggood, i già citati Klein e Kaptur e, a sorpresa, la giovane promessa francese Benjamin Auffret, che conquista il terzo pass olimpico per la Francia.
Foto: Deepbluemedia
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