Le ultime due finali del Grand Prix di Rostock, senza italiani in gara dopo l’eliminazione di Verzotto in semifinale dalla piattaforma, sono state appannaggio degli atleti cinesi.
La finale sincro femminile dal trampolino ha infatti visto le cinesi Chen Jiayu e He Xiaojie conquistare il primo posto senza troppi patemi: infatti le canadesi Abel e Ware hanno sbagliato sia il loro “tuffone” da 3.4 sia il doppio e mezzo rovesciato, finendo addirittura al terzo posto dietro le sorprendenti olandesi Freitag e Jansen, autrici di una gara regolare senza picchi ma anche senza errori. Soltanto quarte le atlete di casa Oettinghaus e Stawczynski, i cui coefficienti non sono ancora abbastanza elevati per una gara di livello internazionale, mentre le “titolari” Punzel-Subschinski non hanno gareggiato per indisposizione fisica di quest’ultima.
La finale dalla piattaforma è stata appannaggio del cinese Jian Yang, che si è sempre trovato molto a suo agio nella Neptunhalle: nonostante nel suo programma compaia un “semplice” uno e mezzo indietro con mezzo avvitamento, il resto del programma – compreso il quadruplo e mezzo in posizione carpiata – è ampiamente sufficiente per stravincere la medaglia d’oro. Grandissima prestazione anche per il francese Auffret, sempre più protagonista in campo europeo e anch’egli sopra quota 500 punti. Per la lotta al terzo posto, clamoroso sorpasso del canadese Riendeau sull’altro cinese Tai Xiaohu, già medaglia d’oro a Kazan nel sincro misto, per soli 0.15 punti.
Il medagliere finale vede la Cina, ovviamente, al primo posto, ma con sole sei delle otto medaglie d’oro all’attivo: Canada e Germania sono infatti rispettivamente seconda e terza nella classifica per nazioni, grazie all’oro vinto da Gagné/Imbeau-Dulac e da Hausding rispettivamente.