Questa notte si è conclusa la bella avventura di Michele Benedetti a Rio: la “sua” Coppa del Mondo è finita in bellezza con la finale dal trampolino di tre metri.
Come già in semifinale Benedetti ha migliorato ancora i suoi primi 3 tuffi, il doppio e mezzo ritornato, il triplo e mezzo avanti ed il doppio e mezzo indietro, ma passata la metà gara ha iniziato ad accusare la stanchezza accumulata in questi due intensi giorni e la fatica si è vista sopratutto nel doppio e mezzo rovesciato, che gli ha fruttato solo 48 punti.
L’azzurro ha comunque lottato fino alla fine guadagnandosi un’ottima ottava posizione con 410.40 punti, appena dietro ad atleti del calibro di Evgenii Kuznetsov – settimo – e He Chao – sesto.
La vittoria è andata al messicano Rommel Pacheco (504.40 punti), ma il vero mattatore della serata è stato il jaimacano Yona Knight-Wisdom; ieri aveva già conquistato il primato di “primo tuffatore giamaicano qualificato per le olimpiadi”, ma oggi ha battuto tutti i record: “primo tuffatore giamaicano a vincere una medaglia a livello mondiale”, e che medaglia! Da sottolineare che Yona si allena da anni con i ragazzi della nazionale UK, al fianco di Jack Laugher e Cris Mears, seguito dal tecnico Edwin Jongejans.
D’argento (459.25 punti), vinta grazie a dei tuffi “normali”, la serie più facile di tutti i concorrenti, ma eseguita ottimamente, in barba a tutti quelli che sostengono che “per vincere ci vogliono i tuffi difficili”; il grande ragazzone di colore dal sorriso smagliante ha dimostrato a tutti che alla fine vince chi i tuffi li fa meglio e ho oggi lui ha messo in riga parecchi campioni, compreso lo statunitense più volte medagliato ai mondiali Kristian Ipsen, oggi terzo con 47.60 punti, e il campione europeo Matthieu Rosset, oggi quarto.