Quarto posto per Noemi Batki e Maicol Verzotto nella gara sincronizzata mista dalla piattaforma, che ha chiuso la seconda giornata di gare a Windsor per la terza tappa delle World Series.
La coppia azzurra ha aperto bene sugli obbligatori, andati sopra i 100 punti complessivi, mentre addirittura eccellente è stato il triplo e mezzo ritornato, molto in sincronia e che ha fruttato 78 punti, il che ha fatto legittimamente sognare – a un tuffo dalla fine – qualche pretesa in più rispetto a una “buona prestazione”. Dopo il secondo libero, infatti, la classifica era quantomai inedita, con i canadesi Benfeito e Riendeau in vantaggio di ben dieci punti sui cinesi, e con la coppia italiana a distanza ragionevole (e colmabile) sia da questi ultimi che, soprattutto, dagli australiani, che hanno aperto l’ultima rotazione “sporcando” il loro doppio e mezzo indietro con avvitamento. Invece un errore di Verzotto sul doppio e mezzo rovesciato ha costretto gli azzurri ad accantonare il sogno di una medaglia: sarebbero serviti 73 punti, purtroppo ne sono arrivati dieci in meno. In ogni caso i 306.72 punti costituiscono per gli azzurri il miglior punteggio stagionale e il secondo miglior punteggio dall’introduzione della disciplina (il record personale alle World Series londinesi dello scorso anno), il che, considerando che il programma non è ancora quello “completo”, costituisce un risultato che può dare fiducia.
L’oro è andato ai cinesi Tai Xiaohu e Chang Yani (337.86 punti), che si sono ripresi dopo l’errore di quest’ultima sul ritornato e hanno controsorpassato i canadesi (333.60). La medaglia di bronzo alla coppia australiana, unica altra concorrente in gara, formata da Melissa Wu e Domonic Bedggood (316.14).
Solo in tre a “tappe complete” in questa disciplina nella classifica di World Series: Cina 81 punti, Canada 69 punti, Italia 48 punti. A meno di ritiri a Kazan, questa sarà anche la classifica definitiva.
Due le finali individuali di oggi, quella dalla piattaforma femminile e quella dal trampolino maschile.
Nella finale dalla piattaforma, senza nessuna europea (la Marino, con 312 punti, era a oltre 20 punti dalla qualificazione in semifinale) e con una sola cinese in gara, è brillata la stella di Roseline Filion. Reduce da un grave infortunio al piede, che sembrava aver compromesso la sua preparazione per Rio, e con un programma ancora non al meglio, è riuscita a portare a casa una prestazione maiuscola con 378.85 punti. Non ha impensierito la cinese Ren Qian, che ha eseguito una serie vicina alla perfezione (quattro 10 sul ritornato e 445.25 punti finali), ma ha battuto la connazionale Benfeito – oggi bronzo con 372.70 punti, approfittando dell’assenza dell’altra cinese Si Yajie – e la malese Pamg, che pure erano in gran forma.
La classifica di World Series, con le cinesi non in classifica per aver saltato una delle tappe di quest’anno, vede al comando l’australiana Melissa Wu con 38 punti, seguita dalle due canadesi Benfeito e Filion a 30 punti. Seguono: Pamg 28 punti, Couch 24 punti, Cozad 19 punti e Marino 16 punti.
Le semifinali hanno visto tre tuffatori andare oltre i 530 punti: Laugher e He Chao, rispettivamente primo e secondo del gruppo “A”, e Cao Yuan, vincitore del gruppo “B”. Ci aspettavamo le scintille in finale e non sono mancate, visto che dopo appena quattro tuffi tutti e tre erano sopra quota 350, e con l’ucraino Kvasha a 346! Fatale, per il britannico, è stato il quadruplo e mezzo avanti, la cui entrataccia ha fruttato poco più di 51 punti: con i cinesi in fuga e Kvasha in vantaggio di quindici punti, non gli è stato possibile recuperare con un pur ottimo triplo e mezzo indietro, senza il quale sarebbe finito addirittura ultimo! All’Ucraina, perciò, la medaglia di bronzo con 505.35 punti, mentre Cao Yuan (540.15) e He Chao (534.95), rispettando i pronostici di punteggio, sono rispettivamente oro e argento.
La classifica di World Series per il trampolino maschile è la seguente: Cao 54, He 48, Pacheco 32, Laugher 30, Kvasha 23, Woo 13, Imbeau-Dulac 12, Gagné 6.
La giornata di domani vedrà Tania Cagnotto prendere parte sia alla gara individuale, a partire dalle semifinali, sia a quella del sincro misto, ancora con Verzotto.