Dopo una giornata di riposo i 4 azzurri che stanno partecipando alle FINA World Series 2016 – Tania Cagnotto, Francesca Dallapè, Noemi Batki e Maicol Verzotto – sono di nuovo in viaggio, questa volta per la Russia: è infatti Kazan la sede dell’ultima tappa.
La piscina di Kazan, che questa estate è stata il teatro delle medaglie più belle della squadra azzurra, l’oro della Cagnotto da 1 metro in primis, sarà quindi nuovamente protagonista di avvincenti scontri “tuffistici”. Con quest’ultima manifestazione si chiuderà anche la “corsa” al ranking mondiale, la classifica per decretare chi è il più forte tra i più forti e l’attribuzione dei cospicui premi in denaro stanziati dalla FINA e, soprattutto, dai suoi sponsor: per ciascun evento (sincro e individuale) sono infatti stanziati 30mila dollari per il primo atleta della classifica finale (o per la prima coppia nel caso di eventi sincro), 20mila per il secondo, 15mila per il terzo, 10mila per il quarto, 7mila per il quinto e 5mila per il sesto. La posizione in classifica è valida solo se l’atleta o la coppia ha preso parte a tutte e quattro le tappe di World Series.
Trampolino 3 metri femminile:
Purtroppo l’unica presenza di Tania Cagnotto in una finale (Windsor) non le ha permesso di guadagnare molti punti finora e così la nostra azzurra si trova attualmente in sesta posizione. Ai fini della classifica però va eliminata la cinese He Zi che non ha preso parte a tutte le tappe; con Shi Tingmao e la Abel imprendibili, una rincorsa sulla Keeney sarebbe possibile se la Cagnotto finisse sul podio, in contemporanea con un’eliminazione dell’australiana (che finora però è sempre arrivata in finale).
Piattaforma Femminile:
La situazione per Noemi Batki è più complicata: i problemi sull’avvitamento indietro e sulla verticale indietro con avvitamento le hanno impedito di prendere parte alle gare individuali di Dubai e Windsor e così la nostra campionessa è ferma in quindicesima posizione con 1 punto, impossibilitata a qualificarsi. Noemi non prenderà parte neppure alla gara individuale dell’ultima tappa. In testa ci sarà grande battaglia a Kazan, con le canadesi Benfeito e Filion alla caccia della costante australiana Wu; le cinesi non sono classificabili per i premi FINA, avendo saltato ciascuna una tappa.
Sincro trampolino femminile:
Decisamente meglio la situazione di Tania e Francesca che sono in corsa per una delle posizioni di testa, la seconda: anche se Ucraina e Canada restano avversarie temibili e capacissime di ribaltare la situazione, a meno che non battano le imprendibili cinesi non sembra possibile una loro rimonta in extremis. In virtù dei tre podi nelle gare precedenti, inoltre, le azzurre hanno già accumulato un nobilissimo montepremi di 11mila dollari (4mila per ciascuno dei due argenti a Dubai e Windsor, 3mila per il bronzo di Pechino).
Sincro misto trampolino:
Bene anche per Maicol Verzotto e Tania Cagnotto (già vincitori del bronzo a Pechino e quindi di 3mila dollari di premio parziale): gli azzurri, medagliati proprio agli scorsi Mondiali di Kazan, sono attualmente terzi in classifica, ma con la coppia messicana in crescita e veramente vicina. Dovranno quindi mantenere altissima la concentrazione per evitare “scivoloni” proprio sul finale! Con lo storico oro canadese di Windsor, la posizione della Cina è un po’ meno sicura di quanto non fosse fino a una settimana fa.
Sincro misto piattaforma:
Tutto deciso invece per il sincro misto dalla piattaforma, con la coppia Maicol Verzotto – Noemi Batki che potranno “rilassarsi” e cercare una medaglia a Kazan: nessuno dei loro “inseguitori” potrà infatti superarli! Né la Russia né la Francia hanno partecipato alla tappa di Windsor, a Francia non parteciperà a Kazan e non ha partecipato neanche a Windsor, quindi prendendo parte alla gara i nostri azzurri chiuderanno terzi! Non sarà possibile per loro raggiungere cinesi o canadesi, visto il loro percorso ad altissimi livelli compiuto finora.