Si è conclusa l’edizione 2016 del FINA Diving Grand Prix e con ottimi risultati per la nostra nazionale: in programma questo pomeriggio le ultime due finali individuali e la finale del sincro misto dal trampolino.
Alla finale 3 metri femminile Tania Cagnotto è arrivata vincendo sia l’eliminatoria, sia la propria semifinale; dopo un ottimo inizio (78 punti sul doppio e mezzo indietro), Tania è incappata però in un errore sul triplo e mezzo avanti, e non poche persone hanno sudato freddo ricordando la finale dello scorso anno qui a Bolzano dove, sbagliando lo stesso tuffo, si ritrovò da prima a quinta in poco tempo.
Le cose, complice il clamoroso tuffo nullo di Wang Han di poco prima, sono andate per fortuna ben diversamente: Xu Zhihuan, presente anche lo scorso anno, seppur brava non è ancora al livello delle sue connazionali, prova ne è il fatto che anche dopo l’errore Tania ha conservato dieci risicatissimi centesimi di margine su di lei. Due ottimi tuffi da parte dell’azzurra – 72 punti sul ritornato, addirittura 81 sul suo tuffo preferito, il doppio e mezzo rovesciato – le hanno garantito la medaglia d’oro, risarcimento di quella gara dello scorso anno.
355.60 punti con un tuffo, il triplo e mezzo avanti, che poteva fare nettamente meglio, sono tanti; a 20 giorni dall’inizio dei Giochi faranno tremare più di un’avversaria. La cinese Xu si è fermata a 332.05 punti, conquistando l’argento a spese dell’ucraina Nedobiga, bronzo con 317.30.
Le vere avversarie – He Zi, Shi Tingmao, Jennifer Abel, e le possibili outsider – sono avvisate: la sfida per il podio olimpico è ufficialmente lanciata!
La finale dalla piattaforma maschile, senza atleti italiani, è stata un po’ un “ritorno alla normalità”, con due cinesi sul podio: tra Yang Hao, oro con 506.30, e Xu Zewei, bronzo con 428.50, si è issato il francese Auffret, con 447.20 punti.
L’ultima gara in programma, il sincro misto dal trampolino, ha visto cimentarsi l’inedita e giovane coppia formata da Elena Bertocchi e Lorenzo Marsaglia. Soltanto tre le nazioni in gara, situazione che ha quindi garantito all’Italia un’altra medaglia e ha permesso ai due azzurri di gareggiare rilassati: i tuffi liberi non sono stati particolarmente brillanti, in particolare il doppio e mezzo indietro che difettava sia in esecuzione, sia in sincronismo, ma l’impressione generale non è stata negativa e hanno fatto meglio della coppia statunitense, conquistando così l’argento con 249.63 punti.
L’oro è andato ai colombiani Pineda-Villa con 287.91, il bronzo agli americani Flory-Schultz con 246.93 punti.
L’Italia chiude positivamente questo Grand Prix di casa al secondo posto nel medagliere dietro i cinesi, con due ori (3 metri individuale con Cagnotto, 3 metri sincro femminile), due argenti (piattaforma sincro mista e 3 metri sincro misto) e un bronzo (3 metri sincro maschile). Ben undici le nazioni premiate, una piacevole novità che indica una crescita mondiale del movimento tuffistico.
Cina: 2 ori, 4 argenti, 2 bronzi
Italia: 2 ori, 2 argenti, 1 bronzo
Giappone: 2 ori, 1 argento
Stati Uniti: 1 oro, 1 argento, 2 bronzi
Germania: 1 oro, 1 argento
Svizzera e Colombia: 1 oro
Ucraina: 2 bronzi
Canada, Francia e Olanda: 1 bronzo