Continua il nostro viaggio che ci porta a scoprire le più forti rappresentative di tuffi che vedremo alle Olimpiadi. Oggi facciamo tappa in Australia, visto che da pochissimo le scelte della federazione locale sono state rese note.
Come vi avevamo già raccontato a fine maggio, infatti, subito dopo i Trials erano tre le situazioni in bilico per le quali gli atleti avevano presentato un appello: Brittany Broben, che si era slogata una spalla durante la finale della piattaforma, aveva chiesto di essere riconsiderata per meriti sportivi a scapito della seconda classificata, Taneka Kovchenko; la scelta della seconda trampolinista individuale tra Esther Qin, che era incappata in un tuffo nullo in finale da 3 metri ma che aveva conquistato il pass olimpico, e Anabelle Smith, seconda classificata considerabile nella classifica dei Trials; e la scelta dei due trampolinisti maschi tra Grant Nel, Kevin Chavez (vi abbiamo raccontato la sua storia qui) e James Connor, quest’ultimo titolare del ricorso.
Pensavamo che i selezionatori avrebbero optato per la linea del rigore, vista la quantità di problemi, e invece hanno esaminato le situazioni caso per caso, con verdetti molto diversi!
A Brittany Broben è stato concesso, grazie anche all’appoggio di Chava Sobrino che si è speso nei suoi confronti, di partecipare alle Olimpiadi come seconda piattaformista, e di provare quindi a difendere il clamoroso argento olimpico.
Anche Esther Qin ha vinto il proprio ricorso e sarà quindi la seconda trampolinista, ma al contempo è stato deciso che la coppia sincro non sarà quella della Coppa del Mondo, formata da Samantha Mills e proprio dalla Qin, ma quella che ha vinto i Trials, formata da Anabelle Smith e Maddison Keeney. La Smith potrà quindi andare ai Giochi anche se è stata privata della chance individuale.
Il ricorso di Connor per il trampolino è stato invece respinto, mantenendo il verdetto della vasca che aveva visto Nel e Chavez aggiudicarsi i primi due posti: tuttavia, Connor partirà ugualmente per Rio, perché, data l’assenza di altri atleti con un programma adeguato, è stato selezionato come secondo piattaformista. Non è del tutto sorprendente, dato che questo atleta aveva conquistato i pass olimpici da entrambe le altezze, ma certo è uno strano modo di risolvere una situazione ingarbugliata!
La squadra olimpica australiana consterà dunque di 9 atleti:
Domonic Bedggood (10 metri), Brittany Broben (10 metri), Kevin Chavez (3 metri), James Connor (10 metri), Maddison Keeney (3 metri, 3 metri sincro), Grant Nel (3 metri), Esther Qin (3 metri), Anabelle Smith (3 metri sincro), e la capitana Melissa Wu (10 metri), che a 24 anni disputerà la sua terza Olimpiade (sesta e quarta in individuale, ma soprattutto argento nel sincro piattaforma a Pechino).
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Foto: Cameron Spencer/Sydney Herald