Cala il sipario sulle Universiadi di Taipei: la manifestazione si é conclusa con il team event, finale a cui ha preso parte anche l’Italia, con Flavia Pallotta e Lorenzo Marsaglia.
Un “team” inedito che, come la coppia di sincro misto, ha iniziato ad allenarsi a Taipei; non velleitá di medaglia, bensí l’idea di far fare esperienza a due atleti giovani.
Ottimo il loro primo round, con Marsaglia che ha totalizzato 78 punti con il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti; nel secondo giro purtroppo Pallotta ha sbagliato il doppio e mezzo ritornato dalla piattaforma, in cui é mancata la spinta necessaria per un ingresso in acqua corretto.
Ma la squadra italiana non é stata l’unica ad avere difficoltá: la statunitense Alison Gibson é finita scarsissima nel triplo e mezzo avanti dal trampolino, il russo Bondar ha sbagliato la verticale indietro e il nord coreano Myong Il Hyon é scivolato durante lo stacco del quadruplo e mezzo avanti raggruppato, prendendo zero!!
Molto bene invece la coppia ucraina che grazie ai tuffi di Oleksandr Gorshkovozov ha guadagnato un enorme vantaggio sugli avversari, tanto da avere praticamente la vittoria in pugno ad un salto dalla fine.
Con il suo ultimo tuffo, triplo e mezzo avanti da 10 metri, Flavia ha recuperato molti punti, prendendo diversi “7” e anche “7.5”; ma le parti si sono invertite: Marsaglia nel suo tuffo piú facile, la verticale con un salto mortale, ha sbagliato lo stacco dalla piattaforma, tanto da dover piegare le gambe in aria. E cosí i nostri due azzurri in questo loro primo team event si sono dovuti accontentare del 10º posto.
Dietro l’Ucraina si é piazzata la squadra canadese, seguita da quella tedesca.
In quest’ultimo giorno di gare si é svolta anche la finale della piattaforma maschile; nonostante l’assenza dei tuffatori cinesi é stata comunque una prova di altissimo livello, molto tirata e dove il podio si é deciso solo dopo l’ultimo tuffo.
Quattro i tuffatori in lotta per le tre medaglie: il nord coreano Ri, lo statunitense Dinsmore, il sud corano Kim ed il russo Bondar; tutti ottimi atleti, tutti meritevoli, ma chi piú si é distinto é stato Ri, sopratutto grazie al triplo e mezzo indietro carpiato e al quadruplo e mezzo avanti raggruppato. Grazie a questi due salti é riuscito a difendersi dagli assalti di Dismore, che ha eseguito un bellissimo doppio e mezzo indietro con due avvitamenti.
La sfida per la medaglia di bronzo invece l’ha vinta, per un pelo, il sud coreano Kim, approfittando di un’imprecisione nell’entrata del quadruplo e mezzo avanti di Bondar.