La terza e ultima giornata di gare delle FINA Diving World Series 2018 si è conclusa pochi minuti fa con il completamento del filotto cinese, che riesce a conquistare il massimo delle medaglie a disposizione: dieci d’oro e quattro d’argento.
La sessione si è aperta intorno alle 3 ora italiana, con le semifinali femminili. Ancora una volta imprendibili le cinesi: la campionessa olimpica Ren Qian e l’astro nascente Zhang Jiaqi (di cui TuffiBlog vi ha già parlato in tempi non sospetti) hanno vinto le rispettive semifinali, ma sono state tante le sorprese da parte delle altre concorrenti – e quasi tutte in negativo.
Le canadesi Meaghan Benfeito e Caeli McKay e la britannica Toulson hanno infatti commesso parecchi errori nella prima semifinale, lasciando spazio alla russa Timoshinina e alla vecchia volpe australiana Melissa Wu. Nella seconda, la campionessa in carica Cheong si è fatta sorprendere dalla connazionale Pamg e dalla nordcoreana Kim Kuk Hyang, ed è finita addirittura al quinto posto.
Prestazioni a sorpresa anche in campo maschile: nella prima semifinale, Chen Aisen ha dovuto faticare per vincere la sua semifinale e avere ragione di Aleksandr Bondar, finito a meno di 3 punti, mentre il francese Auffret ha battuto comodamente il britannico Lee. Nella seconda semifinale clamorosa eliminazione di Thomas Daley, incappato in una prestazione decisamente negativa, a vantaggio dell’altro russo Shleikher e soprattutto dell’ucraino Maksim Dolgov, arrivato in gran forma in Cina e secondo alle spanne di Yang Jian.
Al pomeriggio (le undici qui in Italia) le finali, che sono state veramente spettacolari. La cinese Zhang Jiaqi, che ricordiamo è classe 2004, ha battuto la campionessa olimpica Ren Qian con un punteggio simile a quello ottenuto da quest’ultima per vincere l’oro olimpico a Rio, 439.10 punti! Per lei tre “10” sia nel doppio e mezzo indietro sia nel doppio e mezzo ritornato! Seconda classificata, appunto Ren Qian con 432.30 punti, mentre terza si classifica Kim Kuk Hyang, la nord-coreana e campionessa mondiale 2015 (nella foto Xinhua) con 369.55 punti.
Finale stellare anche nella piattaforma maschile, dove è stata sfida a quattro tra cinesi e russi per le tre posizioni sul podio: Bondar e Shleikher hanno dato veramente il massimo per provare a superare Yang e Chen, e se non fossero mancati dei punti sulle rispettive verticali (in particolare quella di Bondar) la doppietta cinese sarebbe stata veramente a forte rischio.
La medaglia d’oro è andata a Yang Jian con 539.55 punti, l’argento al connazionale Chen Aisen con 529.05 punti, e il bronzo a Nikita Shleikher con 512.05 punti. “Legno”, nonostante i 506.55 punti, per Aleksandr Bondar!
Ultima finale il sincro misto dalla piattaforma. Nonostante l’errore della Lin Shan sul triplo e mezzo avanti, ben eseguito invece dal compagno di sincro Lian Junjie, la Cina ha conquistato l’ultima medaglia d’oro che le mancava, totalizzando 349.65 punti; buona prova della Nord Corea con Kim Mi-Hwa e Hyon Il-Myong che vincono l’argento con 330.30 punti. Incerta fino all’ultimo la medaglia di bronzo, poi andata alla coppia britannica Lee-Toulson con 305.10, appena 99 centesimi più dei russi.
Medagliere come detto completamente nelle mani del dragone cinese, con 10 ori e 4 argenti (il massimo possibile). Alle altre nazioni restano le briciole: al secondo posto ci sono Russia e Gran Bretagna (1 argento e 2 bronzi), al terzo Australia, Canada e Corea del Nord (1 argento e 1 bronzo), e infine Malaysia (1 argento) e Canada (3 bronzi).
L’appuntamento è tra appena 4 giorni in Giappone, perché a Fuji le gare delle World Series si terranno da giovedì a sabato!