Il nome di Richard Anthony Rydze potrà non essere noto a molti fan che si sono avvicinati ai tuffi negli ultimi dieci o vent’anni, ma c’è chi, tra i “miti” italiani, lo ricorderà molto bene. Alle Olimpiadi di Monaco 1972 si classificò infatti al secondo posto nella gara dalla piattaforma, incuneandosi tra Klaus Dibiasi e Giorgio Cagnotto: quinto dopo l’eliminatoria, rimontò con i tuffi liberi fino alla medaglia d’argento olimpica, che sarebbe stato l’unico acuto della carriera di Rydze. Da allora Rydze si è laureato in medicina e dal 1985 al 2007 è stato membro dello staff medico della famosa squadra di football americano dei Pittsburgh Steelers (Pennsylvania).
Per l’ex tuffatore, oggi 68enne, si spalancano invece le porte del carcere: alla fine del 2012 su di lui sono piovuti ben 180 capi d’accusa riguardo un traffico illegale di steroidi anabolizzanti, ormone della crescita, narcotici, antidolorifici, ossicodone, Vicodin e altre sostanze considerate dopanti che sarebbe andato avanti almeno a partire dal 2005. Secondo la sentenza emessa dal tribunale di Cleveland, Rydze avrebbe messo in piedi una vera e propria “clinica degli steroidi“, dove venivano diagnosticati, al di fuori degli orari di lavoro ufficiali di un centro fitness e di una farmacia compiacenti, finte diagnosi di squilibri ormonali e annesse prescrizioni di sostanze dopanti. Sia sulle visite, sia sulle prescrizioni, Rydze e i suoi complici intascavano del denaro, per un totale di oltre 300 mila dollari per il solo periodo 2007 – 2011.
Rydze è stato riconosciuto colpevole già nel maggio 2017, ma soltanto giovedì scorso è stata emessa la sentenza ufficiale, a causa delle precarie condizioni di salute dell’ex tuffatore che è altresì tossicodipendente. Dovrà scontare dieci anni di carcere, pagare oltre 50mila dollari di risarcimenti danni (oltre alle spese legali) e partecipare a un programma di disintossicazione nei pressi di Pittsburgh. Gli sarà inoltre impedito di esercitare ancora la professione di medico.
Rydze deve inoltre affrontare un secondo processo, risalente al 2015, in cui è accusato di frode sanitaria relativa a finte prescrizioni di macchinari per la stimolazione antidolorifica dei nervi.
Fonte: Pittsburgh Post-Gazette
Fonte foto: SKY Sport