Si avviano alla conclusione le gare di tuffi valide per i Giochi del Commonwealth in corso nella città di Gold Coast (Australia): ben tre le finali programmate per oggi, con i big tutti regolarmente presenti (con una eccezione) e con la “generazione d’oro” degli inglesi (Daley – Laugher – Mears) a sbancare il medagliere.
La mattinata di gare, quando in Italia erano le due di notte, è iniziata con l’eliminatoria femminile dal trampolino 1 metro, in cui è risultata assente la favoritissima Maddison Keeney: a causa di uno stato di forma non eccellente dovuto ai suoi impegni di studio (l’australiana si è laureata in Fisica Computazionale un paio di mesi fa) ha preferito concentrarsi solo sulle gare da 3 metri. L’eliminatoria in sé non ha visto sorprese, e tra le quattordici atlete in gara sono state eliminate le due palesemente più deboli, ovvero la tuffatrice dello Sri Lanka e una delle due neozelandesi.
Molto avvincente invece la gara sincro dalla piattaforma maschile con ben quattro coppie in lizza per le medaglie: Tom Daley e Daniel Goodfellow non hanno avuto affatto la strada spianata, e hanno vinto la medaglia d’oro con meno di sei punti di vantaggio su due dei piattaformisti più promettenti della Gran Bretagna: 405.81 i punti dei “titolari” Daley e Goodfellow, 399.99 quelli dei campioni europei Juniores Matthew Dixon e Noah Williams, che completano la doppietta inglese. Medaglia di bronzo agli australiani Declan Stacey e Domonic Bedggood, con 397.92, mentre restano ancora una volta a bocca asciutta i tuffatori della Malaysia: Jabillin e Jaya Surya sono infatti quarti, l’ultima di una prestazione senza medaglie che sta suscitando parecchie critiche in patria.
Nella sessione di gara pomeridiana, si è disputata la finale femminile da un metro, dove Grace Reid, con i colori della Scozia in questa occasione (le nazioni britanniche gareggiano separatamente) ha vinto la medaglia d’oro con 275.30 punti, sopravanzando le australiane Georgia Sheehan (264.00) e Esther Qin (252.95). Ottima prestazione della sudafricana (ma studentessa nell’università della North Carolina) Julia Vincent, già finalista ai Mondiali di Budapest e oggi quarta: è una delle tre atlete, insieme alla malese Sabri e alla neozelandese Boddington, che oggi hanno portato in gara il doppio e mezzo rovesciato (3.0 di coefficiente), una probabile chiave di volta del metro femminile del prossimo futuro.
Ultima finale la gara sincro maschile dal trampolino 3 metri, con i campioni olimpici Chris Mears e Jack Laugher – quest’ultimo alla caccia del “triplete” di medaglie d’oro dopo le vittorie in individuale da 1 e da 3 metri. Nonostante l’errore di Mears sul quadruplo e mezzo avanti non c’è stata storia, e gli inglesi si sono aggiudicati con relativa facilità la medaglia d’oro, con 436.17 punti. Intensa la lotta per le altre due medaglie: i canadesi Philippe Gagné e Francois Imbeau-Dulac hanno vinto l’argento con 415.23, riscattando in parte i deludenti Giochi della loro squadra, mentre gli australiani Domonic Bedggood e Matthew Carter hanno battuto i malesi e hanno vinto il bronzo con 408.12 punti.
I Giochi del Commonwealth si concludono domani con i 3 metri femminili e la piattaforma maschile: non ci sarà Daley, che non ha ricevuto l’ok dai medici (un fastidio all’anca) per i tuffi difficili che porta in individuale.
Foto: Federazione Gran Bretagna (swimming.org)