L’ex tuffatore della nazionale cinese ed ex allenatore per la nazionale malese, Huang Qiang, 36 anni compiuti ieri, è stato prosciolto da ogni accusa in merito a un presunto stupro di una tuffatrice malese di interesse nazionale: lo stupro, secondo la denuncia dei familiari della vittima, sarebbe avvenuto nel pomeriggio del 26 settembre presso il Bukit Jalil Sports Complex.
Ricorderete certamente che lo scorso settembre Huang Qiang era stato arrestato dalla polizia malese e rischiava una condanna esemplare. Tuttavia la giudice Noradura Hamzah, presidente della corte, ha ordinato lunedì il suo immediato rilascio poiché l’accusa non è riuscita a reperire sufficienti elementi di prova per richiedere il rinvio a giudizio.
La corte avrebbe infatti riscontrato “gravi contraddizioni materiali tra le dichiarazioni della vittima e quelle dei testimoni, tra cui una cugina della vittima stessa e l’ufficiale investigativo”; l’accusa non sarebbe inoltre riuscita “a produrre testimonianze a proprio favore né dai presenti né dai lavoratori del centro, né dai medici che hanno visitato la ragazza, e neppure a provare che il rapporto sessuale sia avvenuto senza il suo consenso”, nonostante i 15 testimoni chiamati a deporre.
La vittima aveva dichiarato di non essersi opposta “per paura”, mentre la corte ha rilevato che la ragazza, essendo “in perfetta forma fisica e dotata di una certa forza”, era “in grado di lottare per evitare qualsiasi molestia”.
Nonostante il proscioglimento, il contratto di Huang Qiang come vice-allenatore della nazionale malese, in scadenza all’inizio del 2018, non è stato rinnovato: la motivazione della federazione è il cambio di staff dell’ex coach Yang Zhuliang, sostituito lo scorso gennaio dall’australiano Christian Brooker e dal vice malese Zhang Yukun.
Nota: TuffiBlog riporta la notizia così come pubblicata dai giornali “Malay Mail” e “New Strait Times“, astenendosi da qualunque commento a favore o contro le parti in causa. Foto: New Strait Times.