Grande shock in Australia dove la giovanissima tuffatrice Taneka Kovchenko, 23 anni compiuti lo scorso febbraio e finalista ai Mondiali di Budapest nel sincro 10 metri (ottava), ha preso la difficile decisione di ritirarsi definitivamente dai tuffi a causa delle condizioni di salute.
Dalla fine del 2017 l’atleta australiana accusava forti dolori alla testa e al collo, e ha iniziato una serie di controlli che hanno evidenziato due problemi. A causa della combinazione tra la sindrome di Arnold-Chiari (una malformazione della parte del cranio che contiene il cervelletto) e una condizione di iperflessibilità del collo, la Kovchenko si ritrova così con ben due vertebre che “premono” contro l’inizio della spina dorsale e la base del cervello. I neurologi australiani hanno espresso in maniera molto chiara il loro parere: anche solo un’entrata sbagliata in un solo tuffo potrebbe portare conseguenze gravissime, fino alla tetraplegia.
La Kovchenko, dopo una sofferta riflessione, ha scelto la strada più sicura per la sua vita, a scapito della sua carriera che termina così prematuramente. Sui suoi social ringrazia l’equipe medica per la sua diligenza, “senza il cui apporto la mia vita potrebbe aver preso risvolti molto peggiori di così”, i compagni di squadra di tutta l’Australia, la federazione e la sua famiglia, e aggiunge: “Sono triste che questo capitolo della mia vita si stia per chiudere ma sono curiosa di vedere cosa arriverà in futuro. Non importa cosa succederà, so per certo che una cosa non cambierà mai, darò il meglio di me stessa per continuare a inseguire i miei sogni.”
Grande l’affetto rivoltole dai compagni di squadra, in particolare da Melissa Wu, capitana della nazionale australiana e sua compagna di sincro: “Mi mancherai così tanto dalla piattaforma. Grazie per tutti i momenti divertenti che abbiamo avuto insieme, in particolare nell’ultimo anno, per essere stata una compagna di squadra grandiosa e per avermi ispirato a dare il meglio di me stessa. È stato un onore sia gareggiare con te nel sincro, sia contro di te nell’individuale, e sono fiera di te e di quello che hai conseguito nella tua vita. Sei una delle persone più forti che conosca, ammiro il tuo coraggio e la tua determinazione, degne di un’ambasciatrice di questo sport. Ti voglio bene e sarò e saremo sempre qui a supportarti.” Non mancano i messaggi di Teju Williamson, convocata a sostituirla per le prossime gare internazionali, di Anabelle Smith, di Anna Rose Keating, di Brittany O’Brien, ma anche da parte delle malesi Pandelela Pamg e Cheong Jun Hoong, del giamaicano Yona Knight-Wisdom, del britannico Jack Haslam e dell’allenatore Chava Sobrino.
La stagione dell’australiana, in nazionale maggiore da pochi anni, era iniziata molto positivamente, con la vittoria nel sincro 10 metri al Grand Prix di casa lo scorso novembre e la medaglia di bronzo alla tappa cinese delle World Series 2018.
I Giochi del Commonwealth che iniziano domani (ma i tuffi prenderanno il via solo la settimana prossima) proprio in Australia, a Gold Coast, perdono così una delle protagoniste della piattaforma.
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