Si è conclusa da pochissimo la seconda finale a tinte azzurre per il FINA Diving Grand Prix di Calgary: in gara Andrea Chiarabini e Giovanni Tocci, dopo la prova individuale in cui erano usciti in eliminatoria, per riprovarci nella gara sincronizzata. Ben dodici le coppie in gara, con molte nazioni di alto livello: anche se Gran Bretagna e Cina non hanno schierato i “titolari”, la qualità è stata generalmente alta e la competizione serrata!
Purtroppo è mancato nuovamente il grande risultato, dopo un inizio molto buono che ci aveva fatto veramente sognare di lottare almeno per la terza piazza dietro cinesi e canadesi: se il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti è stato appena sopra la sufficienza, il triplo e mezzo rovesciato è stato ben eseguito e molto in sincro, forse anche poco pagato dalla giuria nonostante i 75 punti ottenuti. Tuttavia è stato nuovamente il triplo e mezzo ritornato a tradire Tocci, e neppure Chiarabini lo ha eseguito in maniera corretta: doppio errore individuale quindi, e penalizzazione anche nei voti del sincro, che hanno “zavorrato” troppo la prestazione. Gli azzurri hanno provato il tutto per tutto con il quadruplo e mezzo avanti, risultato però troppo abbondante per Chiarabini. Il risultato finale è dunque un sesto posto con 352.14 punti: risultato che suscita qualche rimpianto se si vede cosa è successo davanti…
I cinesi, che sembravano avviati a dominare la gara, hanno infatti clamorosamente sbagliato anche loro il triplo e mezzo ritornato, accumulando quasi 15 punti di ritardo dai canadesi dopo essere stati in deciso vantaggio. La rimonta è avvenuta, ma si è fermata per soli sei centesimi! Philippe Gagné e Francois Imbeau-Dulac hanno vinto l’oro con 396.30 punti sui 396.24 di Wang e Wu. Lotta strettissima anche tra britannici e giapponesi per il bronzo: i fratelli Ross e Jack Haslam sono terzi con 379.29, battendo i giapponesi Sakai e Terauchi per i punti accumulati negli obbligatori!
Ed ecco il dettaglio dei tuffi azzurri. I primi tre voti riguardano l’esibizione individuale di Giovanni Tocci, i successivi tre quelli di Andrea Chiarabini, gli ultimi cinque sono i voti del sincro.