Il quarto pomeriggio di finali agli European Championships di Edimburgo si è aperto con la prova sincronizzata maschile dalla piattaforma. Previsti inizialmente gli azzurri Mattia Placidi e Vladimir Barbu, la coppia azzurra non ha però preso parte alla gara.
Purtroppo Placidi è incappato in un incidente in allenamento, facendosi male ad un piede; non azzardiamo nulla sulla gravità del problema, ma la speranza è di recuperarlo in extremis di vederlo sulla piattaforma domenica mattina per l’eliminatoria individuale.
Un vero peccato perché questa finale poteva essere un’occasione d’oro per i nostri due azzurri: infortunati anche gli ucraini, sono rimaste soltanto cinque le coppie in gara con i russi Alexsandr Bondar e Victor Minibaev a giocarsi la prima posizione contro la coppia della Gran Bretagna formata da Matthew Dixon e Noah Williams (che sostituiranno Tom Daley e Daniel Goodfellow almeno fino ai Mondiali), mentre la terza posizione era alla nostra portata.
Ma questa finale ha riservato una sorpresa di quelle che nessuno si aspettava! Mentre i russi hanno fatto praticamente gara a sé, con i britannici sempre alle calcagna, gli armeni Vladimir Harutyunyan e Lev Sargsyan hanno compiuto una piccola grande impresa: a loro la medaglia di bronzo, finendo addirittura a tre punti dai britannici!
Un’ottima gara per gli outsider armeni che, sulla carta, erano quotati meno sia della coppia tedesca, Timo Barthel e Florian Fander, sia di quella bielorussa, Vadim Kaptur e Artsiom Barouski. Ma hanno saltato veramente bene, chiudendo a 396.84 punti. I russi hanno perso qualche punto sui tuffi “tosti” (109C e 207B), ma non sono mai stati in pericolo con i loro 423.12 punti che valgono il primo oro per la Russia: gara solida anche per i britannici, che sono giovanissimi e saranno protagonisti per la Gran Bretagna per molti anni; per loro “soglia 400” mancata per 10 centesimi appena.