Mancano solo 22 giorni all’inizio delle Youth Olympic Games, le Olimpiadi Giovanili, che si terranno a Buenos Aires (Argentina). I “Giochi” prenderanno il via il 6 ottobre con la cerimonia di apertura, ma le gare di tuffi inizieranno solo dal 13, per concludersi il 17 dello stesso mese.
Come per la versione “adulta” delle Olimpiadi, anche in questo caso per poter partecipare alla manifestazione gli aspiranti mini-olimpionici hanno dovuto sostenere una qualificazione, avvenuta durante i Campionati Mondiali Giovanili di Kiev; ogni nazione facente parte del CIO e qualificatasi secondo i suoi criteri potrà iscrivere fino ad un massimo di due atleti, un maschio ed una femmina, mentre l’Argentina, nazione ospitante, avrà la possibilità di far partecipare ben 4 tuffatori, uno per specialitá, senza dover passare per le qualificazioni.
Le specialità presenti saranno unicamente le gare individuali, dal trampolino da 3 metri e dalla piattaforma di 10 metri, mentre non sono previste le gare di tuffi sincronizzati; ci sarà invece il team event (da non confondere con il jump event).
Le nazioni qualificate sono quelle i cui atleti si sono piazzati nelle prime nove posizioni nelle finali dei Mondiali Giovanili, ovviamente nelle specialità di 3 metri e piattaforma 10 metri. L’Italia è qualificata in campo femminile in entrambe le specialità grazie al pass olimpico ottenuto dalla giovane Chiara Pellacani (MR Sport): la neo-campionessa europea (con Elena Bertocchi) nel sincro 3 metri ha infatti ottenuto il diritto di partecipare ai Giochi Giovanili grazie al nono posto dal trampolino (ottavo posto per nazioni, vista la presenza di due atlete cinesi sul podio) e all’ottavo dalla piattaforma (settimo posto per nazioni, per lo stesso motivo). Sarà certamente lei, pertanto, a rappresentare l’Italia a Buenos Aires per i tuffi.
Attraverso le qualificazioni mondiali, invece, nessun pass azzurro per il settore maschile: da 3 metri Antonio Volpe (Cosenza Nuoto) si è classificato al 14° posto (tredicesimo posto per nazione), mentre dalla piattaforma il migliore è stato Loris Sembiante (GS Fiamme Oro), 17° in eliminatoria (undicesimo posto per nazioni). Tuttavia c’è ancora qualche speranza di veder gareggiare almeno uno di loro in una delle due gare: le finali individuali prevedono dodici partecipanti, perché oltre ai nove qualificati e alla nazione ospitante, ci sono due atleti per ogni gara individuale che sono selezionati dalla Commissione Tripartita, un organismo formato dal Comitato Olimpico, dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali e dalla federazione dello sport di riferimento (nel nostro caso, la FINA). La Commissione ha il dovere di scegliere questi “ripescaggi” tra le nazioni non ancora qualificate nello sport in questione (in questo caso l’Italia sarebbe dunque esclusa), per favorire l’universalità e la rappresentanza di tutti i continenti.
La Commissione, invece, ha ritenuto di non ripescare alcuna nazione (come già successo sia nel 2014, sia nel 2010), e la rinuncia dell’Argentina alle quote riservate alla nazione ospitante aumenta a tre i posti da assegnare alle migliori nazioni non qualificate in ciascuna disciplina.
Vediamo dunque i qualificati e i ripescati per ciascuna gara:
Trampolino 3m femminile: Cina (1°), Australia (3°), Russia (4°), Gran Bretagna (5°), USA (6°), Messico (7°), Germania (8°), Italia (9°), Svizzera (10°) + ripescate: Canada (12°), Malaysia (13°) e Norvegia (15°).
Piattaforma femminile: Cina (1°), Russia (3°), Germania (4°), Australia (5°), Messico (6°), Ucraina (7°), Italia (8°), USA (10°), Canada (11°) + ripescate: Irlanda (12°), Giappone (13°) e Gran Bretagna (15°).
Trampolino 3m maschile: Colombia (1°), Cina (2°), Gran Bretagna (4°), Australia (5°), Canada (6°), Germania (7°), Spagna (8°), Messico (9°), Olanda (10°) + ripescate: USA (11°), Russia (12°) e Francia (13°).
Piattaforma maschile: Cina (1°), Russia (2°), Canada (4°), Gran Bretagna (5°), Giappone (6°), Ucraina (8°), Germania (10°), Malaysia (11°), Grecia (14°) + ripescate: USA (15°), Italia (17°) e Romania (18°).
Ci sono quindi ottime speranze di vedere un azzurrino in gara dalla piattaforma e nel team event: restiamo quindi in attesa di una buona notizia da parte del CIO.