C’era grande attesa questa sera per la finale femminile da 3 metri di Chiara Pellacani alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires: nel primo pomeriggio infatti la giovane romana aveva passato il turno con un ottimo 3° posto e il buon punteggio di 421.00 punti, ma si sapeva anche che non sarebbe stata una passeggiata, con avversarie del calibro di Sofiia Lyskun (Ucraina), Uliana Kliueva (Russia), Maria Papworth (Gran Bretagna) e Lin Shan (Cina).
La finale dell’azzurrina, dove tutte le atlete hanno mantenuto il punteggio degli obbligatori realizzato in eliminatoria, è iniziata subito “in salita” con un errore nell’entrata del doppio e mezzo indietro carpiato, finito abbondante; purtroppo le sue dirette avversarie non si sono lasciate sfuggire l’occasione e così la nostra tuffatrice conclusa la prima tornata di tuffi si è ritrovata al 12° posto. Ma la Pellacani, soprannominata “Caterpillar”, non si è lasciata prendere dallo sconforto e ha comunque tentato la rimonta.
Nel secondo “round” ci sono stati parecchi errori da parte di diverse tuffatrici, tra cui la Lyskun e la Papworth, e Chiara con un buon doppio e mezzo avanti con un avvitamento ha guadagnato 5 posizioni, raggiungendo il 7° posto. Anche nel terzo giro, che non ha visto dei tuffi eccezionali da parte della maggior parte delle concorrenti, Lin Shan esclusa – che ha praticamente fatto una gara “in solitaria” staccando nettamente tutte le concorrenti, – la Pellacani ha continuato la scalata grazie a un buon triplo e mezzo avanti carpiato che l’ha portata al 6° posto ad appena 15 punti dalla medaglia di bronzo, momentaneamente al collo della malese Bong. Anche la statunitense Bridget O’Neil, con una gara molto regolare fino a questo momento, si è messa in scia per una possibile medaglia.
La quarta ed ultima serie di tuffi è stata quella decisiva: la Bong ha sentito la pressione e ha concluso con un doppio e mezzo rovesciato raggruppato abbondante, che le ha dato solo 46.20 punti; discorso simile per la Lyskun che ha concluso con 43.20 punti con l’avvitamento indietro. Per Chiara Pellacani il tuffo conclusivo è stato il doppio e mezzo ritornato raggruppato: un tuffo ben eseguito, tutti “7” da parte dei giudici, ma non abbastanza per raggiungere il podio, rimasto ad appena 14 punti di distanza.
Podio formato dalla imprendibile Lin al primo posto con 505.50 punti, splendido il suo triplo e mezzo avanti carpiato, dalla russa Uliana Kliueva medaglia d’argento con 445.05 punti e proprio dall’outsider Bridget O’Neil terza con 439.60 punti; per la Pellacani il settimo posto con 425.90 punti e il rammarico di quel doppio e mezzo indietro che le è costato tanto, tantissimo.