La mattina di gare a Rostock si è chiusa pochi minuti fa con le due semifinali femminili dalla piattaforma: nessuna atleta azzurra a parteciparvi (mentre vedremo Lorenzo Marsaglia in finale dal trampolino 3 metri alle 14.30), ma come ieri le tuffatrici si sono date davvero battaglia per conquistare uno dei sei posti per la finale.
Come da formula, le atlete sono state divise nelle due semifinali seguendo l’ordine di classifica dell’eliminatoria: le posizioni pari nella prima semifinale, le posizioni dispari nella seconda. Nella semifinale A pronostici abbastanza rispettati, con l’agevole qualificazione dell’australiana Brittany O’Brien, giovane stella di una scuola che ha sempre prodotto talenti da 10 metri, e delle candidate alle medaglie europee Robyn Birch e Maria Kurjo.
Semifinale B “col brivido” con gli errori a ripetizione di Anna Chuinyshena, che ha rischiato di dover cedere il posto in finale ad atlete di pari età, ma non altrettanto talentuose, come la Tuxen e la Watson. La russa ha rimontato con l’ultimo tuffo, conquistando il terzo posto con una decina di punti di vantaggio, ma il campanello d’allarme sulla tenuta mentale delle piattaformiste della sua nazione continua. Qualificazione senza troppi sforzi per la canadese Celina Toth e per la campionessa d’Europa juniores in carica Elena Wassen.
Le finali per questa specialità sono previste alle 15.30, dopo quella maschile con Lorenzo Marsaglia. Successivamente si disputeranno due delle finali sincro in programma.