La tappa cinese delle FINA Diving World Series, seconda gara stagionale del circuito dopo quella di Sagamihara, si è conclusa ieri con un en plein totale da parte della nazionale di casa, che si è esibita al meglio davanti al suo pubblico nel Water Cube di Beijing: per loro infatti il massimo risultato possibile, con dieci medaglie d’oro su dieci ma anche quattro medaglie d’argento nelle gare in cui hanno potuto schierare due atleti, un risultato già ottenuto in passato ma mai con tanta facilità. Alle altre nazionali restano le briciole: al secondo posto del medagliere c’è la Russia con due medaglie d’argento e una di bronzo, seguita dal Canada con una d’argento e cinque di bronzo, dall’Australia con un argento e un bronzo, dalla Corea del Nord e dal Messico con un argento ciascuno e infine dalla Gran Bretagna con tre medaglie di bronzo.
Nella gara di sincro femminile si è ripetuto, e nello stesso ordine, il podio già visto a Sagamihara: dalla piattaforma è stata dunque vittoria per Lu Wei e Zhang Jiaqi con 354.06 punti, seguite dalle nordcoreane Kim A Rim e Kim Mi Rae con 325.80 e dalle canadesi Meaghan Benfeito e Caeli McKay con 313.14.
Podio invariato anche nella rispettiva gara maschile, con il dominio cinese che si fa ancor più netto dato che Cao Yuan e Chen Aisen sono oro con 494.55 punti, quasi settanta più dei secondi classificati, i russi Viktor Minibaev e Aleksandr Bondar, con 425.67 punti; gli australiani Domonic Bedggood e Declan Stacey sono medaglia di bronzo con 411.00 punti.
Nella gara femminile sincro dal trampolino guadagnano una posizione rispetto alla tappa giapponese le australiane Maddison Keeney e Anabelle Smith, in questo weekend argento con 300.93, mentre le britanniche Grace Reid e Katherine Torrance, con 292.47 punti, riescono a salire sul podio. Oro alle cinesi Shi Tingmao e Wang Han con 339.30 punti, mentre le canadesi Abel e Citrini si “inabissano” sul triplo e mezzo avanti, precipitando dal secondo posto di Sagamihara al sesto di Beijing.
Nella gara maschile dal trampolino, Cao Yuan e Xie Siyi hanno fatto il vuoto già con gli obbligatori, eseguendo poi liberi da 90 punti di media: per loro un meritatissimo oro a 469.08 punti. Argento, di nuovo, ai messicani Jahir Ocampo e Rommel Pacheco con 413.61 punti, mentre i canadesi Francois Imbeau-Dulac e Philippe Gagné, nella sorpresa generale, battono i russi Kuznetsov e Shleikher (autori di una prova buona ma non ai soliti livelli) e i britannici Laugher e Goodfellow (ultimi causa tuffo nullo sul quadruplo e mezzo avanti) strappando loro il bronzo per una decina di lunghezze, fermandosi a 399.48 punti.
Nella seconda giornata di gare, il pubblico di casa ha potuto esultare per la doppietta nella gara femminile dal trampolino, ma a sorpresa è stata Wang Han a mettersi la medaglia d’oro al collo con una gara in cui è stata costantemente sopra la sua compagna Shi Tingmao, alla sua prima sconfitta (dovuta anche alla ripresa da un piccolo infortunio) da 3 metri in sei anni di competizioni internazionali. La sua striscia dei record dal trampolino più alto è cominciata ai Mondiali di Barcellona del 2013, mentre l’unica sconfitta da 1 metro è stata ad opera di Tania Cagnotto nel 2015.
Per Wang Han 377.40 contro i 367.00 della connazionale, mentre terza è nuovamente la canadese Jennifer Abel a 332.70 punti, per una classifica di finale identica a quella della tappa di Sagamihara.
Cambio di posizioni al vertice anche nella gara maschile dal trampolino, con Cao Yuan che ha approfittato di una minuscola sbavatura di Xie Siyi sul triplo e mezzo rovesciato (“solo” 84 punti per lui…) e si è aggiudicato la prima posizione e l’oro per 541.95 punti, contro i 527.90 di Xie. Al terzo posto si conferma Jack Laugher, lontano però più di 70 punti e con un altro errore sul quadruplo e mezzo avanti: la quota per il bronzo è stata di 457.55 punti.
La gara di sincro misto dal trampolino ha visto la coppia Yang Hao – Chang Yani vincere con 315.21 punti, insidiata dai canadesi Francois Imbeau-Dulac e Jennifer Abel, forti del loro doppio e mezzo avanti con doppio avvitamento, che sono argento con 304.08 punti. Terzi per un soffio i britannici Tom Daley e Grace Reid con 294.39 punti.
Ultima giornata di gare interamente dedicata alla piattaforma: nella finale femminile la nuova stellina dei tuffi da 10 metri, Zhang Jiaqi, che compirà 15 anni il prossimo maggio, ha superato ancora una volta i 400 punti (per cinque centesimi) e si è aggiudicata la gara battendo la campionessa olimpica in carica Ren Qian, seconda con “solo” 371.20 punti. Niente da fare per la canadese Meaghan Benfeito, seconda a Sagamihara, ma che qui ha dovuto arrendersi allo strapotere cinese: per lei comunque un bronzo da 336.40 punti che la conferma nell’élite dei tuffi mondiali.
In campo maschile altra grande prestazione di Yang Jian, con il programma più difficile del mondo da 10 metri (nella sua serie di gara un doppio e mezzo avanti con tre avvitamenti e anche un quadruplo e mezzo avanti in posizione carpiata, rispettivamente 3.8 e 4.1 di coefficiente); per lui una media da 95 punti a tuffo e un oro a 573.60 punti. Secondo Chen Aisen a 527.65 punti, mentre Aleksandr Bondar si vendica della sconfitta in terra giapponese e batte largamente Tom Daley (che ha sbagliato il tuffo dalla verticale) soffiandogli il bronzo con il rispettabilissimo punteggio di 509.95 punti.
La Cina completa l’en plein totale con la gara sincronizzata mista dalla piattaforma: per Si Yajie e Lian Junjie è oro con 346.38 punti, mentre è bella lotta alle loro spalle con ben quattro coppie in meno di 8 punti. L’argento va ai russi Yulia Timoshinina e Nikita Shleikher con 301.26 punti mentre il bronzo ai canadesi Meaghan Benfeito e Nathan Zsombor Murray con 300.96 punti.
Le World Series riprendono il prossimo 26 aprile con la tappa canadese di Montréal.