Con un annuncio sui propri canali di comunicazione, la federazione australiana ha rivelato a sorpresa che la medaglia d’argento di Londra 2012 Brittany Broben, ferma dal 2016 a causa dei continui infortuni alla spalla, tornerà a gareggiare per i trials di qualificazione mondiale e sarà arruolata automaticamente nella nazionale maggiore.
La Broben, oggi appena ventitreenne, si è aggiudicata il grande exploit del secondo posto ai Giochi del 2012 a soli 16 anni, restando alle spalle della sola Chen Ruolin, ma il bottino mondiale era rimasto piuttosto scarno: una semifinale nel 2011 all’esordio, appena quindicenne, e un’altra nel 2013 funestata da precarie condizioni fisiche, che l’avevano portata a un primo ritiro a inizio 2014. Successivamente, a ottobre 2015, il ritorno in gara, in tempo per qualificarsi alle Olimpiadi di Rio 2016, cui poi non ha partecipato sempre per problemi fisici alla spalla, e il nuovo (e definitivo, almeno fino a oggi) ritiro.
La tuffatrice australiana si allena regolarmente da un anno e dopo l’ultimo intervento alla spalla e la successiva riabilitazione ha riacquisito una serie di gara competitiva di livello olimpico, con tanto di rientro col botto ai campionati dello stato del Queensland con oltre 330 punti.
Per i suoi meriti sportivi la Federazione Australiana ha esercitato una clausola del regolamento per le selezioni, permettendole di partecipare ai trials per i Campionati Mondiali di Gwangju e di allenarsi con la nazionale: se si classificherà tra le prime due e rispetterà i limiti di punteggio e difficoltà, potrà volare in Corea e provare a qualificarsi subito per Tokyo 2020!
Ecco le sue parole: “Non avrei mai pensato di potermi tuffare di nuovo, figurarsi di poterlo fare a questa velocità, perciò essere tornata in nazionale significa tutto per me e avere il supporto della federazione è eccezionale. Ho molta strada da fare per raggiungere il mio obiettivo, ma per il momento posso godermi il viaggio per arrivarci più che mai e sono entusiasta all’idea di vedere cosa accadrà in futuro.”
La Broben dovrà comunque battere atlete di grande spessore, come la veterana Melissa Wu, la sua quasi omonima Brittany O’Brien e le altre tuffatrici nel giro della nazionale olimpica.
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