Si è conclusa da poco la prima, lunghissima giornata del FINA Diving Grand Prix di Madrid, quarta delle nove tappe di questa stagione. Anche se la nazionale italiana di tuffi è presente con una rappresentativa, gli azzurri scenderanno in campo soltanto da domani: oggi sono state disputate le gare femminili da 3 metri (con Elena Bertocchi inizialmente convocata, ma rimasta a Roma per problemi fisici) e le gare maschili dalla piattaforma, senza italiani iscritti.
Domani invece gareggeranno da 3 metri Giovanni Tocci (Esercito), Lorenzo Marsaglia (Marina Militare), Gabriele Auber (Marina Militare) e Adriano Cristofori (Esercito), mentre dalla piattaforma ci sarà Noemi Batki (Esercito).
Nel trampolino femminile abbiamo assistito alla doppia sfida tra le due rappresentanti della “nazionale B” cinese, Ying Wei e Ma Tong, e tra le due tuffatrici della nazionale giovanile russa, Vitaliia Koroleva (18 anni compiuti due settimane fa) ed Elizaveta Kuzina (16 anni il mese scorso); in finale anche la canadese Mia Vallée e la svizzera Jessica Favre, che hanno conquistato il terzo posto nelle rispettive semifinali.
La medaglia d’oro è andata a Wei Ying, seguita dalla connazionale Ma Tong e dalla russa Kuzina.
1 | Wei Ying | Cina | 312.60 | |
2 | Ma Tong | Cina | 306.35 | |
3 | Elizaveta Kuzina | Russia | 285.35 | |
4 | Vitaliia Koroleva | Russia | 280.85 | |
5 | Jessica Favre | Svizzera | 273.05 | |
6 | Mia Vallée | Canada | 267.25 |
Nella piattaforma maschile molte sorprese, a partire dalle eliminazioni del promettente russo Malofeev già nel turno preliminare e del miglior tuffatore coreano, Woo Haram, in semifinale, dopo che aveva primeggiato in eliminatoria con il secondo punteggio. Dalla prima semifinale si sono qualificati il russo Ruslan Ternovoi, il cinese Song Yuan e il sudcoreano Kim Yeongnam; dalla seconda, il cinese Ling Yang, il britannico Noah Williams (considerato “l’erede” di Tom Daley) e la promessa giapponese Tamai Rikuto, campione nazionale indoor in questa stagione a soli 12 anni (ne compirà 13 il prossimo settembre).
Non vedremo Tamai ai Mondiali di Gwangju, in quanto per partecipare alle competizioni FINA di primo livello (Mondiali, World Cup e World Series) bisogna compiere 15 anni nella stagione in corso, ma potremmo vederlo in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in quanto il Comitato Olimpico richiede un’età minima più bassa (14 anni da compiersi nel 2020).
Dopo due buone prestazioni in eliminatoria e semifinale, Tamai ha concluso al quarto posto il suo esordio internazionale, a poco più di 7 punti dal podio. L’oro è andato a Ling Yang, che ha dominato una finale costellata da parecchi errori: argento al britannico Williams, bronzo all’altro cinese Song Yuan.
1 | Ling Yang | Cina | 446.55 | |
2 | Noah Williams | Gran Bretagna | 398.80 | |
3 | Song Yuan | Cina | 385.30 | |
4 | Rikuto Tamai | Giappone | 377.85 | |
5 | Kim Yeongnam | Corea del Sud | 353.85 | |
6 | Ruslan Ternovoi | Russia | 349.30 |