Brutte notizie per la Malaysia (ma buone per chi ha intenzione di provare a strappare una qualificazione olimpica…), perché la campionessa Jun Hoong Cheong non sarà presente ai Campionati Mondiali di Gwangju e non potrà quindi difendere il clamoroso titolo dalla piattaforma vinto due anni fa ai danni delle cinesi.
La tuffatrice malese è infatti ferma addirittura dallo scorso agosto, dopo un infortunio al ginocchio subito ai Giochi del Sud-est Asiatico, ma neanche dopo l’intervento ha riacquisito a pieno la sua forma e si è sottoposta nuovamente alle terapie, decidendo quindi di puntare tutto sui Campionati Asiatici di settembre (che danno un pass olimpico alla vincitrice della piattaforma) ed eventualmente alla Coppa del Mondo di febbraio 2020.
La Cheong, che ha avuto alcune controversie in seno alla nazionale in passato e che quindi si allenava comunque a parte anche prima, teme però di essere “esclusa dal giro” a settembre e mira a trasferirsi a Brisbane per allenarsi con il suo vecchio coach Yang Zhuliang, che fino allo scorso anno allenava la nazionale e che fu licenziato all’improvviso a seguito delle lamentele dei nazionali malesi.
La federazione malese dovrà anche decidere chi affiancare a Pandelela Pamg per il sincro piattaforma, che a Budapest fu medaglia di bronzo e che potrebbe concorrere per un pass olimpico in Corea del Sud: la scelta è tra Kimberly Bong, vista alle Olimpiadi Giovanili e alle World Series, e la “veteranissima” Leong Mun Yee, che nel caso concorrerebbe per la sua quinta partecipazione ai Giochi (2000, 2004, 2008 e 2012, prima di una pausa per laurearsi in Scienze della Comunicazione).