Dopo aver disputato in notturna il turno eliminatorio, i piattaformisti impegnati ai Campionati Mondiali di Gwangju 2019 sono tornati nella piscina della Nanbu University dopo poche ore (nella mattinata italiana) per gareggiare in una importante semifinale: in palio non solo i dodici posti per la finale di domani ma anche altrettante carte olimpiche per i Giochi di Tokyo 2020!
Non erano presenti azzurri in gara, poiché questa notte Maicol Verzotto e Riccardo Giovannini sono stati eliminati, ma è stata una gara comunque emozionante con tanti ottimi tuffi: la giuria, finora poco incline a lasciarsi andare coi “10”, quest’oggi non ha lesinato!
Prova eccellente per i cinesi Yang Jian e Yang Hao, che non si sono risparmiati nonostante non fossimo ancora alla finale, e che sono volati sopra quota 570! Thomas Daley ha assunto una posizione più attendista, assicurandosi il terzo posto per poi dare probabilmente il massimo domani, mentre Aleksandr Bondar, uno dei papabili per il bronzo, è stato tutt’altro che impeccabile e ha rischiato addirittura l’eliminazione: dopo un grave errore sulla verticale indietro, non è riuscito a recuperare né con il triplo e mezzo indietro né col quadruplo e mezzo avanti, “salvandosi” al decimo posto solo con l’ultimo tuffo.
Al contrario un’altra prova sensazionale del tredicenne Oleksii Sereda: il campione europeo giovanile dalla piattaforma, ultimo gioiello della “scuola” ucraina di Tamara Tokmachova, ha surclassato proprio il suo ex pupillo (Bondar é ucraino naturalizzato russo), chiudendo al settimo posto e conquistando il pass olimpico.
Pass olimpici andati alla Cina (due, Yang Jian e Yang Hao), alla Gran Bretagna (due, Thomas Daley e Noah Williams), agli Stati Uniti (due, David Dinsmore e Brandon Loschiavo) alla Corea del Sud (Woo Haram), all’Ucraina (Oleksii Sereda), alla Francia (Benjamin Auffret), alla Russia (Aleksandr Bondar), al Canada (Vincent Riendeau) e all’Australia (Cassiel Rousseau).