Non a caso la piattaforma maschile è considerata la gara regina dei Campionati Mondiali, e l’evento conclusivo di Gwangju 2019 (che proporrà i tuffi dalle grandi altezze a partire da lunedì) non ha certo smentito la definizione!
Tanti tuffatori a caccia di un punteggio alto e della prestazione dell’anno, ma sempre sperando in un errore dei cinesi Yang Jian e Yang Hao: i due atleti, forti di un programma difficilissimo e di una tecnica sopraffina, avevano solo se stessi come avversari, con al massimo il britannico Thomas Daley, campione in carica, o il russo di origine ucraina Aleksandr Bondar.
Bondar è stato davvero eccezionale, con una media di 90 punti a tuffo, ma anche così si è inchinato ai cinesi: Yang Jian ha sfiorato i 600 punti, eseguendo anche il quadruplo e mezzo avanti carpiato – tuffo che da anni è il suo biglietto da visita – mentre Yang Hao ha superato di poco i 585 punti.
Per quanto riguarda Daley, un brutto errore sul quadruplo e mezzo avanti (tuffo difficile ma già assimilato da molti anni) lo ha relegato a un insolito settimo posto, quarto europeo dietro il sensazionale tredicenne ucraino Oleksii Sereda (quarto) e il francese Benjamin Auffret (quinto), che si esalta nelle gare che contano.
Alle World Series, oltre agli atleti già citati, si qualificano il sudcoreano Woo Haram e l’americano Brandon Loschiavo.