A Wuhan sono finalmente iniziati anche per i tuffi i Campionati Mondiali Militari 2019: nella tarda mattinata di giovedì (le 4 in Italia) si sono infatti disputate le prime due eliminatorie, quella maschile dal trampolino 1 metro e quella femminile dalla piattaforma.
Diciassette i trampolinisti iscritti in gara quest’oggi, con dodici posti disponibili per la finale; tuttavia tre nazioni (la Cina paese ospitante, la Germania e l’Italia) hanno iscritto tre tuffatori, pertanto il peggiore classificato tra i tre di ciascuna nazione avrebbe comunque dovuto rinunciare a un’eventuale qualificazione, dato che in finale è ammesso un massimo di due atleti per squadra.
Per tutti e tre gli azzurri partecipanti, Gabriele Auber, Tommaso Rinaldi e Adriano Cristofori, è stata una gara altalenante, con almeno un errore per parte, anche se alla fine l’obiettivo qualificazione è stato centrato. Il migliore è stato Rinaldi, rimasto sempre sulla linea del dodicesimo posto: per lui una buona prima parte di gara e un unico errore, un doppio e mezzo ritornato non particolarmente veloce e risultato quindi un po’ scarso; a frenare la sua classifica, più che una serie gara sopra la sufficienza, sono stati i coefficienti di difficoltà, ma per lui è arrivato un undicesimo posto con 302.65 punti.
Subito dietro di lui Cristofori, che pure aveva cominciato meglio la propria gara con i suoi doppio e mezzo e triplo e mezzo avanti, che l’avevano fatto salire fino al sesto posto; tuttavia per lui sono arrivati due errori consecutivi nella seconda parte di gara, con le rotazioni indietro, e sia il doppio e mezzo indietro che il doppio e mezzo rovesciato sono fruttati appena 36 punti. Con il doppio e mezzo ritornato ha poi agguantato il dodicesimo posto con 296.25 punti.
A dover rinunciare alla finale è quindi Auber, che partiva con dei coefficienti più alti che tuttavia non è riuscito a sfruttare appieno: molto bello il suo doppio avvitamento e mezzo rovesciato, ma dopo un triplo e mezzo avanti non brillante anche per lui le rotazioni indietro sono state fatali. Il tredicesimo posto con 277.85 punti lo classifica come terzo italiano, costandogli l’eliminazione.
Gara, come prevedibile, dominata dai tre atleti cinesi, che si sono piazzati ai primi tre posti (a lasciarci le penne, a sorpresa, il più esperto dei tre, Peng Jianfeng), tutti ben sopra i 400 punti; il quarto posto di Oleg Kolodiy è stato sorprendentemente insidiato dal brasiliano Isaac Souza, finito a meno di un punto dall’ucraino, mentre l’unica sorpresa del giorno arriva dall’eliminazione del russo Nikita Nikolaev, autore di una gara da dimenticare.
A seguire il turno preliminare per la piattaforma femminile, con qualificazione blindata data la presenza di sole sette partecipanti; come prevedibile, per il vertice è stata una lotta a quattro tra le atlete cinesi e quelle nordcoreane, di gran lunga di livello superiore e già affermatesi ad altissimi livelli negli ultimi anni. L’unica azzurra in gara, Sarah Jodoin Di Maria, si è classificata al sesto posto: a parte il triplo e mezzo avanti, un po’ abbondante, ha eseguito dei tuffi accettabili, anche se è mancata la precisione e la concentrazione per ottenere dei buoni voti. Una gara di così alto livello è comunque un ottimo banco di esperienza per un’atleta non ancora ventenne, e con un po’ di attenzione in finale potrà esprimere il suo potenziale.
Dietro a Si Yajie, apparsa imprendibile questa mattina, corrono come detto le due nordcoreane, Kim Mi Hwa (seconda) e Kim Mi Rae (quarta), separate dall’altra cinese Lin Shan. Buona prova della Timoshinina, comunque soltanto quinta e, sulla carta, non in grado di avvicinare più di così la top 4.
Le gare riprenderanno alle 15.30 locali (le 9.30 in Italia) con le finali di queste due gare, intervallate dalla finale sincro femminile dal trampolino, senza atlete italiane tra le partecipanti.