Nel weekend si sono disputati anche i Campionati Oceanici ad Auckland, valevoli per le qualificazioni olimpiche di quel continente: come prevedibile l’Australia ha fatto la parte della leonessa, aggiudicandosi tre dei quattro titoli in palio e anche altrettanti pass per Tokyo 2020, ma anche i padroni di casa della Nuova Zelanda hanno potuto festeggiare con la qualificazione di Elizabeth Cui, prima atleta della nazione a qualificarsi in due Olimpiadi consecutive, dopo essere volata a Rio 2016 grazie ai ripescaggi di Coppa del Mondo.
Alla Cui sarebbe bastato risultare la migliore neozelandese in gara, dato che l’Australia ha già due atlete qualificate (la Keeney e la Qin), ma si è aggiudicata la vittoria con un buon punteggio, sfondando quota 300 punti e vincendo anche la medaglia d’oro.
1. Elizabeth Cui (Nuova Zelanda) 306.30
2. Sophie Johnson (Australia) 266.70
3. Shaye Boddington (Nuova Zelanda) 244.90
4. Yu Qian Goh (Nuova Zelanda) 221.10
5. Maggie Squire (Nuova Zelanda) 207.30
6. Nayeli Marull (Nuova Zelanda) 189.75
Anche gli altri campioni oceanici hanno storie interessanti alle loro spalle, a partire da Li Shixin, vincitore del trampolino 3 metri: pur avendo vinto due titoli mondiali da 1 metro (a Shanghai nel 2011 e a Barcellona nel 2013), non fu mai selezionato per la squadra olimpica cinese, che in quel momento vedeva in squadra tre campionissimi come Qin Kai, He Chong e Luo Yutong. Aveva dunque deciso di interrompere la sua carriera agonistica per cercare lavoro come allenatore in Australia, dove però ha ritrovato la passione decidendo di cambiare la propria cittadinanza sportiva.
Nella giornata di ieri Li Shixin si è aggiudicato la medaglia d’oro con 456.90 punti, con ampio margine sull’altro australiano Kevin Chavez (anche lui naturalizzato, essendo di origine messicana) e sulla pattuglia di atleti neozelandesi.
1. Li Shixin (Australia) 456.90
2. Kevin Chavez (Australia) 412.40
3. Liam Stone (Nuova Zelanda) 383.50
4. Anton Jenkins (Nuova Zelanda) 370.70
5. Fengyang Li (Nuova Zelanda) 350.10
6. Frazer Tavener (Nuova Zelanda) 311.45
7. Nathan Brown (Nuova Zelanda) 308.35
8. Luke Sipkes (Nuova Zelanda) 256.75
9. Arno Lee (Nuova Zelanda) 231.10
La giovanissima Nikita Hains, 19 anni lo scorso novembre, è invece la nuova campionessa oceanica dalla piattaforma: l’abbiamo vista quest’anno alle Universiadi di Napoli e al Grand Prix di Bolzano, con risultati discreti, e lo scorso anno ai Mondiali Giovanili dove si era classificata quinta. Aveva quindi diritto di partecipare ai Giochi Olimpici giovanili di Buenos Aires ma ha rinunciato a prendervi parte perché avrebbe perso la possibilità di dare gli esami di maturità, e quindi l’accesso alla facoltà universitaria che aveva prescelto (medicina a indirizzo biomedico).
1. Nikita Hains (Australia) 270.70
2. Mikali Dawson (Nuova Zelanda) 149.00
3. Alyssa Bond (Nuova Zelanda) 133.30
Conferma sul filo di lana per Domonic Bedggood, il miglior piattaformista australiano dai tempi di Mitcham; dopo aver perso la possibilità di qualificazione ai Mondiali, ha rischiato grosso anche qua, finendo per prevalere per appena 15 centesimi sul connazionale Sam Fricker. Tuttavia l’Australia ha confermato, successivamente ai campionati, che i pass olimpici saranno assegnati come da tradizione col metodo dei trials, una prova secca per tutti gli atleti nazionali.
1. Domonic Bedggood (Australia) 417.70
2. Sam Fricker (Australia) 417.55
3. Fengyang Li (Nuova Zelanda) 343.80
4. Nathan Brown (Nuova Zelanda) 318.85
5. Luke Sipkes (Nuova Zelanda) 268.45
6. Arno Lee (Nuova Zelanda) 253.60
Ecco i video delle gare!