La Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, ripresa successivamente anche da Repubblica, ha dato spazio a una breve intervista con le prime due tuffatrici paralimpiche italiane.
Marica Russo e Roberta Piovesan hanno partecipato alle ultime competizioni Master e Propaganda, a Bergamo e a Torino, ma come fuori gara: la loro determinazione le ha portate infatti da circa due anni a intraprendere questo nuovo percorso sportivo.
Le due tuffatrici, tesserate e seguite dalla società M.R. Sport, hanno dichiarato alla FINP: “È una bella sfida perché, se ci pensate bene, non si è mai sentito parlare di tuffi con persone che hanno dei problemi fisici. Purtroppo a livello italiano, se non addirittura mondiale, questa disciplina rimane ad oggi ancora sconosciuta, siamo infatti pochissime a cimentarsi nei tuffi”.
Grazie alla loro determinazione i tuffi sono entrati, da poco più di sei mesi, tra le attività patrocinate dalla FINP, attraverso una modifica ufficiale dello Statuto. “Il tutto è stato possibile grazie a Paola Flaminio, della M.R. Sport, (per quanto concerne la parte tecnica e pratica dell’allenamento) e con il Dott. Luca Tomasi, classificatore ufficiale (per la parte regolamentare e de Classificazioni)”.
“Di voglia ne abbiamo davvero tanta. Noi ci crediamo davvero e ci piacerebbe che questo non fosse solo un sogno, che non si fermasse ad un semplice hobby o svago, ma che i tuffi vengano distinti come una disciplina agonistica a livello paralimpico. Ad oggi siamo pioniere in questo sport e vorremmo mostrare a tutto il mondo che il motto ‘volere è potere’ non è solo un detto, ma corrisponde alla realtà”.