La Federazione Internazionale del nuoto (FINA) sta monitorando da mesi la pandemia da COVID-19, guidata dall’imperativo assoluto di salvaguardare la salute e la sicurezza degli atleti, degli allenatori, di tutti i volontari e i lavoratori coinvolti a vario titolo e del pubblico. Questo ha portato a vari rinvii e cancellazioni delle gare internazionali nel corso dell’anno in corso, compresa quella più importante – i Giochi Olimpici di Tokyo e i Campionati Mondiali di Fukuoka, posticipati di un anno rispettivamente al 2021 e al 2022.
A fine luglio è iniziato un nuovo round di incontri in videoconferenza che ha portato a diverse decisioni per il proseguimento di questa stagione e lo svolgimento della successiva.
Per quanto riguarda la stagione in corso, come vi avevamo già anticipato è arrivata la cancellazione delle FINA Diving World Series di Kazan’ (già rinviate da marzo a settembre) e del FINA Diving Grand Prix di Gold Coast (previsto a inizio novembre); se per le World Series la stagione è ufficialmente terminata, resta ancora in calendario – per il momento – il Grand Prix di Bolzano, nella sua inedita collocazione autunnale dal 20 al 22 novembre 2020.
Bolzano rischia di essere l’ultima “gara internazionale” per il 2020: il comitato tecnico si riserva infatti il diritto di decidere in un secondo momento della sorte dei Campionati Mondiali giovanili di Kyiv 2020, attualmente ancora in programma dal 30 novembre al 6 dicembre. Con la rinuncia di diversi paesi a partecipare, tra cui gli Stati Uniti, c’è però la possibilità tutt’altro che remota che venga anch’esso posticipato o annullato, così come è successo per le gare continentali giovanili. Le virgolette sull’internazionalità del GP italiano sono d’obbligo: con il blocco dei viaggi all’estero per molte nazioni, è probabile che – in caso di effettivo svolgimento – le squadre partecipanti non siano molte, specialmente nel caso in cui le curve dei contagi continuino la loro crescita in diversi paesi.
Per quanto riguarda la stagione 2021, vengono confermati sette FINA Diving Grand Prix: tre sono già ufficiali, vi avevamo già annunciato Madrid (22-24 gennaio) e Rostock (28 gennaio – 1° febbraio), che saranno utili per la preparazione alla Coppa del Mondo in Giappone e alle qualificazioni olimpiche (23-28 febbraio), e il primo Grand Prix primaverile, Windsor (Canada) dal 30 aprile al 2 maggio. Nella bella stagione, tra maggio e luglio, si terrebbero con tutta probabilità i Grand Prix di Kuala Lumpur (Malaysia), Singapore e Bolzano, in vista delle Olimpiadi, con la tappa conclusiva di Gold Coast che ritroverebbe la sua collocazione tradizionale a novembre.
Tutto in alto mare, invece, per quanto riguarda le FINA Diving World Series 2021, con due contrastanti correnti di pensiero: quella che propone le tradizionali quattro tappe (due a inizio marzo, due a cavallo tra marzo e aprile) anche per preparare i migliori atleti alle Olimpiadi, dato che tutti i partecipanti delle specialità individuali sono già qualificati per Tokyo in quanto finalisti ai Mondiali (non così per le coppie sincro, dove sono già sicure solo quelle medagliate a Gwangju); e quella che invece preferirebbe saltare un anno per riprendere con un circuito più ricco e sicuro a partire dal 2022. Le World Series saranno dunque ridiscusse più avanti nel corso dell’autunno.
Infine, una novità per la Coppa del Mondo e per le qualificazioni olimpiche: è allo studio la possibilità per le diverse federazioni internazionali di aggiungere un massimo di due tuffatori di riserva (due femmine, due maschi, oppure un maschio o una femmina) alla squadra che proverà a strappare gli ultimi pass olimpici (i primi 18 classificati delle specialità individuali, tra quelli non già qualificati, e le prime 4 coppie nelle specialità sincro maschili e femminili, tra quelle non già qualificate). Non è chiaro se questi tuffatori di riserva potranno gareggiare effettivamente per qualificare le proprie nazioni ai Giochi, o se subentreranno solo in caso di infortunio dei “titolari”.