Riprendendo l’annuncio ufficiale dato sui propri social, la federazione australiana ha annunciato in settimana il ritiro agonistico, a 28 anni, di Kevin Chavez, tuffatore di livello olimpico che ha partecipato ai Giochi di Rio 2016 dal trampolino e ancora pienamente in corsa per le selezioni interne per la prossima edizione.
Dal 2002 al 2013 Chavez è stato parte della nazionale del suo paese d’origine, il Messico, per cui ha preso parte a due edizioni dei Campionati Mondiali, a Shanghai (2011) e a Barcellona (2013), in quest’ultimo caso conquistando la medaglia più importante in carriera: in quell’occasione riuscì a sopravanzare il cinese Sun Zhiyi e a salire sul podio, bronzo dietro l’altro cinese Li Shixin (ironicamente, anche lui passato all’Australia in tempi recenti) e all’ucraino Illya Kvasha.
Tuttavia, subito dopo quei Mondiali, un gravissimo infortunio al ginocchio aveva messo in pericolo la sua carriera, prospettandogli un ritiro anticipato a soli 21 anni: con l’aiuto dell’allenatore, e connazionale, Chava Sobrino, Chavez emigrò a Sydney per seguire un percorso di riabilitazione e, su invito della federazione australiana, fece richiesta della cittadinanza sportiva, completando nel 2015 il cambio di nazionale. Per l’Australia ha preso parte ai Giochi di Rio 2016 e ad altre due edizioni dei Mondiali, a Budapest (2017) e a Gwangju (2019), ma senza mai passare il turno preliminare.
Pur continuando ad allenarsi, negli anni presso l’Istituto dello Sport del Nuovo Galles del Sud ha studiato per diventare allenatore, lavorando come tecnico per la squadra regionale e per il club Perfect 10 Diving, conquistando nel 2018 un premio come miglior allenatore junior, quindi il passaggio a bordo vasca per lui sarà quasi naturale.
Sul suo account Instagram Chavez scrive: “Ciao a tutti, qualche settimana fa ho deciso di ritirarmi dai tuffi e di focalizzarmi sulla mia vita lontana dallo sport agonistico d’élite. La mia carriera nei tuffi è stata la migliore esperienza della mia vita finora e voglio ringraziare in questa occasione chi ha avuto un impatto su di essa e su di me. Prima di tutti la mia famiglia, che è stata sempre qui a supportarmi e che mi ha reso la persona che sono oggi; poi gli amici e gli allenatori in Messico per aver creduto nel mio talento e per aver sviluppato le basi dei miei tuffi, e infine le persone in Australia, in particolare il NSWIS, la Federazione, Chava Sobrino, Joel Rodriguez, Vyninka Arlow, Thomas Rickards, Sarina Bratton che mi hanno accolto e mi hanno aiutato a raggiungere il mio sogno di essere un atleta olimpico con l’Australia. Diventare australiano ha cambiato la mia vita e sono fiero e grato di poter chiamare l’Australia la mia casa. È impossibile menzionare tutti qui ma ogni volta che ricordo un momento dei tuffi mi ritrovo a sorridere e questo è grazie a tutti voi, nel mondo; ed è così che ricorderò la mia carriera – con un sorriso, mentre faccio ciò che amo.”
Per salutare il suo ritiro, è intervenuto il General Manager del programma agonistico della federazione australiana, Steve Foley, sottolineando la sua capacità di far sembrare semplici le abilità più difficili e la sua forte dedizione all’eccellenza: “Kevin è ben noto per la sua forza sorprendente e ha sempre lottato per portare i tuffi più difficili possibile nei suoi programmi, ma una delle sue più grandi qualità è stata la sua capacità di essere parte di una squadra, e per questo è stato sempre rispettato e ammirato. È un modello per la prossima generazione di tuffatori, grazie alla sua apparenza gentile e tranquilla che nasconde la sua determinazione, il suo coraggio e la sua ambizione a essere il migliore.”
Anche Chava Sobrino ha voluto spendere parole per il suo pupillo: “Kevin è uno degli atleti più talentuosi che abbia mai allenato, con una velocità e una forza ammirevoli, che però non gli hanno impedito di mostrarsi elegante e bello da vedere; negli anni è riuscito a compiere tuffi straordinariamente difficili con un’apparente semplicità. È sempre stato un tuffatore che fa gruppo, e ha creato relazioni durature all’interno della nazionale, ottenendo il rispetto di tutti.”
Fonte: FB/Diving Australia
Foto: A. Pretty