Fernando Platas, ex tuffatore messicano e medaglia d’argento olimpica e mondiale, si candiderà alla presidenza della Federación Mexicana de Natación (FMN), che in questo momento è al centro di una bufera politica.
La FMN non ha ottemperato a diverse disposizioni FINA (tra cui quella di fornire la propria documentazione anche in lingua inglese per ben sei volte dal 2013 al 2020) e si avviava a rieleggere per la quarta volta l’attuale presidente, Kiril Todorov, nelle elezioni dello scorso dicembre – poi rinviate a fine marzo 2021 per l’emergenza COVID – apportando delle modifiche allo statuto all’ultimo momento che lo avrebbero favorito.
Platas, 48 anni da poco compiuti, è un atleta popolarissimo nel suo paese, avendo preso parte a ben quattro edizioni dei Giochi dal 1992 al 2004, e venendo selezionato come atleta dell’anno in Messico nel 1995 e come portabandiera della delegazione olimpica messicana sia nel 2000 che nel 2004. Ai Giochi di Sydney si classificò secondo dal trampolino 3 metri dopo una rimonta poderosa, battendo Dmitri Sautin e mancando un clamoroso oro olimpico (andato al cinese Ni Xiong) per soli 30 centesimi. Gli altri candidati contro Todorov, in carica dal 2009, sono l’ex nuotatore Felipe Muñoz Kapamas, oro alle Olimpiadi di Città del Messico 1968, e Miguel Valtierra, presidente di una delle maggiori squadre di nuoto dello stato, il Nuevo Leon.
Lo scandalo riguarda delle modifiche allo statuto della FMN che sarebbero state effettuate in maniera non ufficiale e senza comunicarle né alla FINA né agli interessati. Per la precisione, Todorov avrebbe fatto imporre fin dal 2014 che “solo coloro che hanno fatto parte di un consiglio di amministrazione possono essere candidati a guidare la FMN”; inoltre, con un blitz lo scorso febbraio, avrebbe abbassato il quorum dalla maggioranza qualificata alla maggioranza semplice.
Platas e Muñoz, che in base a queste modifiche non avrebbero potuto candidarsi, hanno scritto alla FINA, che ha riconosciuto la validità delle loro obiezioni e, con una lettera firmata di proprio pugno dal presidente Julio Maglione, ha avvisato che non avrebbe riconosciuto la validità delle elezioni, che avrebbe sospeso gli attuali vertici (cosa effettivamente verificatasi nella giornata di martedì) e che avrebbe incaricato un ufficiale, Juan Carlos Orihuela, membro FINA e della confederazione sudamericana, come proprio ispettore. Platas ha poi chiamato a raccolta gli atleti, incitandoli al cambiamento.
Comunicado a toda la familia acuática nacional ante la situación de la Federación Mexicana de Natación y la @fina1908 #FamiliaAcuática #NataciónDeTodos pic.twitter.com/8Me3TWhXc1
— Fernando Platas. OLY🥈 (@FernandoPlatas) March 23, 2021
Il Messico non è nuovo a gestioni quantomeno azzardate da parte di Todorov, spesso accusato di scarsa trasparenza nei criteri di selezione: nel 2016 la FINA squalificò la federazione messicana per inadempienze contrattuali a seguito del ritiro dei messicani nell’organizzazione dei Mondiali a Guadalajara, costringendo la FINA ad anticipare al 2017 l’assegnazione dei Campionati a Budapest, e impedì agli atleti acquatici messicani di prendervi parte con la propria nazionale. Nel 2019, invece, l’imposizione degli atleti apparentemente “più graditi” alle World Series causò le dimissioni del CT della nazionale.
Fonti: Milenio, El Universal. Foto El Quadratin.