La seconda giornata di finali ai Campionati Europei di Budapest si è aperta mezz’ora fa con la (breve) finale di piattaforma sincronizzata mista: soltanto cinque le coppie in gara, quelle appartenenti alle “big” – Russia, Ucraina, Gran Bretagna, Germania e Italia, quest’ultima rappresentata da Maia Biginelli e Riccardo Giovannini.
Tanta voglia di fare esperienza per la giovane coppia azzurra, presente in questa gara per raccogliere l’eredità di Maicol Verzotto e Noemi Batki, esperienza che servirà per il futuro, magari per il prossimo ciclo olimpico.
Buoni gli obbligatori azzurri, al livello delle coppie avversarie, e molto pregevole il sincronismo tra i due atleti e la loro voglia di far bene in una gara in cui non dovevano dimostrare niente: per raggiungere le altre coppie – il podio è distante una trentina di punti, in questo momento – sarà necessario raggiungere un programma di difficoltà pari a quello degli avversari, magari col triplo e mezzo ritornato, oltre naturalmente a lavorare ancora sulla qualità delle entrate.
Il doppio e mezzo ritornato è infatti stato di buon livello, ma il coefficiente più basso ha abbassato il punteggio (57.96 punti); una sbavatura per parte invece sugli alti due liberi, il triplo e mezzo avanti (54.90 punti) e il doppio e mezzo indietro con avvitamento (64.32 punti) per i quali le entrate non sono state delle migliori. Per gli azzurri dunque il quinto posto con 273.18 punti.
Trionfo ucraino per l’oro, con i giovanissimi Oleksii Sereda e Kseniia Bailo praticamente perfetti a quota 325.68 punti. Lotta accesissima per l’argento, in cui ha avuto la peggio la Germania di Patrick Hausding e Christina Wassen (fuori dal podio) e la meglio la Gran Bretagna di Noah WIlliams e Andrea Spendolini Sirieix, argento con 307.32 punti, approfittando dell’errore finale di Viktor Minibaev e Ekaterina Beliaeva: per la Russia bronzo con 302.58 punti.
Grande Maia 💪💪🌹🌹👍👍