Ultima giornata di gare – e ultima eliminatoria – per i Campionati Europei di Budapest, che da domani lasceranno posto alle gare di nuoto; questa mattina sono stati i piattaformisti a cercare uno dei dodici posti per la finale di questa sera. A rappresentare l’Italia Riccardo Giovannini e Andreas Sargent Larsen, chiamati, almeno per il momento, a provare a passare il turno senza incappare in battute d’arresto.
Ventidue i partecipanti, tra cui nomi di altissimo rilievo e non pochi atleti che gareggeranno anche per le medaglie olimpiche a Tokyo questa estate, come Tom Daley, Oleksii Sereda, Aleksandr Bondar, Viktor Minibaev e Noah Williams. Il principale obiettivo degli azzurri era restare concentrati ed evitare errori che potessero compromettere la qualificazione, ma è stato centrato solo dal Giovannini, mentre Larsen è stato purtroppo il primo dei tuffatori esclusi.
Per Riccardo Giovannini una gara regolare, senza errori e con qualche buono spunto: il suo miglior tuffo è stato il triplo indietro dalla verticale che ha sfiorato i 70 punti, ma non ha riscontrato particolari difficoltà in nessuno dei tuffi della sua serie e ha la potenzialità per superare nettamente quota 400 questa sera. Dovrà certamente limare qualche dettaglio per provare ad aspirare a qualcosa di più, nel caso fosse possibile approfittare di qualche errore dei suoi diretti avversari, ma la finale per lui non è mai stata in discussione e ha chiuso con il decimo posto a quota 386.35 punti. Rivedremo quindi Giovannini questa sera, dopo la finale sincro 3 metri (ore 18) con Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi.
Qualche sbavatura in più per Andreas Larsen, inizialmente senza troppe conseguenze: anche per lui la verticale indietro è stata il suo miglior tuffo (ben 74.25 punti), ma sul triplo e mezzo rovesciato la parabola era così vicina alla piattaforma che due giudici hanno chiamato la penalità per tuffo pericoloso (per fortuna i 2 ottenuti non sono entrati tra i voti validi: per lui 59.50 punti) e, subito dopo, il triplo e mezzo indietro era leggermente scarso (54.45 punti), ma al quinto tuffo era ancora tra i primi dodici. La rotazione “fatale” è stata l’ultima, il quadruplo e mezzo avanti, anche questo terminato scarso e pagato sotto i 50 punti: sembrava potercela fare comunque, ma il tuffo finale del tedesco Jaden Eikermann lo ha eliminato per meno di cinque punti, classificandolo al tredicesimo posto con 363.30 punti.
Fuori portata i “big”, con Daley che ha mancato quota 500 punti solo per un errore sul triplo e mezzo avanti con avvitamento, Bondar a meno di quattro punti da Daley nonostante una sbavatura sul triplo e mezzo indietro e Minibaev anche lui vicino a quota 470 punti. Un errore anche per Sereda, il cui triplo e mezzo rovesciato è stato molto scarso in entrata; la clasdifica per ora lo vede quarto davanti all’high diver Constantin Popovici, autore di una gara molto buona che lo ha messo in scia ai migliori. Gli altri qualificati sono Noah Williams, il tedesco Timo Barthel, l’ucraino Oleh Serbin, l’armeno Vladimir Harutyunyan, lo svedese Vinko Paradzik e il già citato Eikermann.