A poche ore dalla fine della semifinale (che ha visto Marsaglia primo eliminato per un soffio) i dodici finalisti dal trampolino 3 metri sono tornati in vasca per l’atto conclusivo della Coppa del Mondo, che assegnava le ultime medaglie.
È stata una gara avvincente, che ha trovato – strano a dirsi – anche dei benefici dall’assenza degli spettacolari atleti cinesi, permettendo una maggiore rappresentatività: solo la Gran Bretagna ha presentato due atleti, con gli altri dieci tuffatori provenienti da ogni angolo del mondo.
Il podio è stato però tutto europeo, con ben cinque atleti del Vecchio Continente nelle prime cinque posizioni: la lotta per le medaglie è stata serrata e nelle prime rotazioni il sudcoreano Woo Haram e il giamaicano Yona Knight-Wisdom hanno subito ceduto punti e posizioni.
Successivamente si è autoeliminato il favorito, Daniel Goodfellow, primo in eliminatoria e in semifinale che con due errori su altrettanti tuffi – il doppio e mezzo con tre avvitamenti e il triplo e mezzo indietro – è precipitato al quinto posto, alle spalle anche dello spagnolo Nicolas Garcia Boissier.
A metà gara, invece, il tedesco Martin Wolfram si è assicurato la prima posizione e non l’ha più mollata, complice una serie di ottimi tuffi (quasi 78 punti di media) che gli ha assegnato una meritatissima medaglia d’oro con 467.75 punti: un bel riscatto per un atleta talentuoso, ma falcidiato dagli infortuni che lo hanno costretto anche a lasciare la piattaforma.
Se l’argento è andato al britannico James Heatly, autore a sua volta di una buonissima prova con 461.25 punti, la lotta per il bronzo è stata quantomai incerta, e a prevalere è stato l’atleta che ha “sbagliato di meno”: il francese Alexis Jandard, al suo primo risultato di prestigio in carriera, con 434.25 punti.
L’Italia lascia Tokyo con due pass individuali per i Giochi Olimpici – vinti da Sarah Jodoin Di Maria dalla piattaforma e Lorenzo Marsaglia dal trampolino – ed entrambi i pass sincro dal trampolino (Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, e Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci) oltre all’ottima medaglia di bronzo vinta da Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi nel sincro trampolino. A questi si aggiunge la carta olimpica vinta da Noemi Batki dalla piattaforma nel 2019 ai Mondiali di Gwangju, portando a sei (due uomini e quattro donne) gli atleti certi dei Giochi: anche se le carte sono assegnate alla nazione e non ai tuffatori, CONI e FIN sono tradizionalmente orientati, per una questione di merito, a convocare gli stessi atleti che le hanno conquistate.
Un ulteriore pass potrebbe arrivare dalla piattaforma nel caso in cui si arrivasse a ripescare almeno due atleti oltre ai 18 semifinalisti, in quanto ciò porterebbe, per una catena di ripescaggi, alla qualificazione di Andreas Larsen. Decisamente più complicati i ripescaggi che porterebbero alla partecipazione di Bertocchi, Pellacani e Tocci, ma non impossibili: per tutti dovremo però attendere almeno i primi di giugno e incrociare i risultati e le convocazioni delle nazioni per saperlo!
Il medagliere è vinto dalla Gran Bretagna, che ha approfittato al meglio dell’assenza degli atleti cinesi e si è aggiudicata tre medaglie d’oro e una d’argento. Al secondo posto la Cina con due medaglie d’oro e una di bronzo nelle due gare cui ha partecipato, seguita dal Canada (un oro, un argento e tre medaglie di bronzo), dalla Germania che conquista una medaglia per colore, e dalla Malaysia con l’oro dell’eterna Pandelela Pamg. A seguire troviamo il Messico (due argenti), Giappone e Stati Uniti d’America (un argento) e per finire Italia, Francia e Federazione russa con una medaglia di bronzo ciascuna.