Con una scelta organizzativa francamente molto discutibile, le dodici finaliste di Coppa del Mondo dalla piattaforma si sono schierate per gareggiare nuovamente per il loro atto finale ad appena 25 minuti dalla fine della semifinale (succederà lo stesso domani dal trampolino per gli uomini). Tra le migliori 12 di World Cup anche l’azzurra Sarah Jodoin di Maria, che – al suo esordio in una gara mondiale – era ormai virtualmente certa del pass olimpico.
Libera dalla pressione di ricercare una posizione utile per la qualificazione ai Giochi Olimpici, la italo-canadese si è espressa ai suoi migliori livelli, confermando (come per il primo e ultimo tuffo) e spesso migliorando i propri parziali rispetto all’eliminatoria, con una gara in forte crescendo: 63 per il triplo e mezzo avanti, addirittura 65.25 per il tuffo che la fa soffrire di più – il doppio e mezzo indietro – per cui riceve anche due otto, e i 70.40 punti del suo buonissimo doppio indietro dalla verticale con avvitamento ci hanno fatto veramente sognare!
Per lei un punteggio di 324.65, poco meno di venti punti sopra il suo miglior personale, che la issano al quinto posto e tenendola addirittura in corsa per una medaglia fino all’ultimo – sarebbe stata la ciliegina sulla torta, specie vista la qualità delle atlete sul podio: la malese Pandelela Rinong Pamg, una delle più forti di sempre, oro con 355.70; la rivelazione giapponese Arai Matsumi, argento con 342.00; e la fortissima canadese Caeli McKay, “erede” di una lunga tradizione che passa per Emilie Heymans, Roseline Filion e Meaghan Benfeito, che con 338.55 “ruba” il bronzo con un doppio e mezzo indietro con avvitamento spettacolare a una visibilmente delusa Andrea Spendolini Sirieix. Con gli Europei distanti una settimana, sognare un piazzamento di prestigio per Sarah Jodoin non costa nulla!