A ben 21 mesi dall’ultima competizione ripartono le Red Bull Cliff Diving World Series, annullate nel 2020 e di ritorno a partire dal prossimo giugno.
Dal 12 giugno i tuffatori e le tuffatrici dalle grandi altezze torneranno a lanciarsi da 27 e 21 metri nelle location più spettacolari del mondo: l’Italia sarà ancora una volta rappresentata da Alessandro De Rose, tornato tra i permanent diver alla fine della stagione 2019 e che quindi prenderà parte a tutte le tappe di questa edizione.
La tappa inaugurale in Francia si terrà in una location diversa dalla classica La Rochelle: i tuffatori e le tuffatrici saranno infatti a Cap Dramont, una location fuori dal paese di Saint-Raphaël, in Costa Azzurra. Il 12 giugno gli high diver potranno lanciarsi direttamente dalle rocce per il loro tuffo obbligatorio, tornando sulle piattaforme per gli altri tre tuffi.
Il 14 agosto sarà la volta della Norvegia: le piattaforme saranno allestite sul tetto del Teatro dell’Opera della capitale, Oslo, una struttura moderna in marmo italiano e vetro che emerge dalle acque come un iceberg. La tappa è stata annullata ad agosto a causa delle restrizioni di viaggio.
Il 28 agosto i cliff diver ritorneranno a Mostar, in Bosnia-Erzegovina: il ponte Stari Most (“vecchio ponte”), simbolo della città, è una location iconica per il tour Red Bull ed è stata una tappa spesso decisiva per il titolo negli anni passati.
Il 12 settembre si terrà forse la tappa più difficile della stagione: Downpatrick Head, nella Repubblica d’Irlanda, è una location all’interno di un’oasi turistica della contea di Mayo, e tutti e due i tuffi della prima giornata saranno eseguiti dalle scogliere a picco sull’Atlantico. È un’ambientazione quasi selvaggia e primordiale, e le temperature saranno tutt’altro che estive!
Return To Polignano A Mare On September 26
we’re returning to the place where houses rise from the rocks 👇
📍 Polignano a Mare 🇮🇹
🗓 September 26Pubblicato da Red Bull Cliff Diving su Giovedì 20 maggio 2021
Penultima e forse decisiva tappa della stagione la “nostra” Polignano a Mare, per il ritorno della classica tappa in Italia: si terrà il 26 settembre, considerevolmente più tardi rispetto ad altre edizioni, con la speranza che per allora sia possibile accogliere almeno in parte il sempre numerosissimo pubblico che, nelle sette passate edizioni, ha affollato la cittadina pugliese. Come da tradizione, le piattaforme saranno montate sulla terrazza di una casa locale sul Bastione di Santo Stefano.
Il titolo verrà comunque assegnato il 16 ottobre a Baku, capitale dell’Azerbaijan, in una location a dir poco inconsueta: i tuffatori si lanceranno all’interno di un centro commerciale!
Il Deniz Mall è un centro commerciale multipiano che ospita una piscina trasparente del diametro di 12 metri: la piscina è visibile da ogni piano del centro commerciale, permettendo al pubblico di vedere la gara, ma per i tuffatori ricercare i punti di riferimento in aria sarà straniante e particolarmente difficile. La tappa è stata annullata ad agosto a causa delle restrizioni di viaggio. Il titolo sarà assegnato a Polignano.
NOVITÀ DEL REGOLAMENTO
La gara maschile e quella femminile avranno lo stesso format: al primo giorno un tuffo obbligatorio (DD 2.6 per le donne e 2.8 per gli uomini) e un tuffo intermedio (DD 3.4 per le donne e 3.6 per gli uomini); al secondo giorno, due tuffi liberi senza limiti di coefficiente.
Cambia leggermente il sistema di punteggio in classifica: dal primo al dodicesimo posto per ogni tappa, i tuffatori e le tuffatrici riceveranno 200, 160, 130, 110, 92, 76, 62, 50, 39, 29, 20 e 12 punti. Il distacco tra una posizione e la successiva pertanto non è più fisso ma decrescente.
Inoltre, la classifica sarà formata scartando il punteggio peggiore (scratching result) ottenuto in stagione, questo per limitare le problematiche che potrebbero insorgere per l’emergenza sanitaria tuttora in corso. I permanent diver otterranno quindi un punteggio pari ai migliori cinque risultati sulle sei tappe disputate.
CHI PARTECIPA ALLE RED BULL WORLD SERIES
Le World Series Red Bull concedono ai migliori otto della precedente edizione lo status di “permanent diver“, ammettendoli a tutti gli appuntamenti in stagione: per le donne, troveremo quindi la campionessa australiana Rhiannan Iffland, la britannica – ora naturalizzata canadese – Jessica Macaulay, la bielorussa Yana Nestsiarava, la colombiana Maria Paula Quintero, la canadese Lysanne Richard, la tedesca Iris Schmidbauer, la statunitense Eleanor Smart e la brasiliana Jaki Valente.
Tra gli uomini, il già citato De Rose, gli americani David Colturi, Andy Jones e Steven LoBue, il messicano Jonathan Paredes, il rumeno Constantin Popovici, il ceco Michal Navratil e il francese (dopo una lunga carriera per la Gran Bretagna) nonché (nuovamente) campione in carica Gary Hunt.
Altri venti tuffatori, dieci per genere, hanno ricevuto lo status di “wildcard diver“: si tratta di cliff diver esordienti oppure di tuffatori precedentemente “permanent”, ma che non hanno ottenuto abbastanza punti nella stagione passata.
Ad ogni tappa parteciperanno gli otto permanent diver e quattro wildcard: i wildcard diver parteciperanno ad almeno due gare, con la possibilità di prendere parte anche alla finale in Azerbaijan se avranno fatto bene in stagione.
Tra le donne, ritroveremo le “veterane” Anna Bader (Germania), Genevieve Bradley (USA), Celia Fernandez (Spagna), Aimee Harrison (Canada), Adriana Jimenez (Messico), Xantheia Pennisi (Australia) e Antonina Vyshyvanova (Ucraina) nonché le esordienti Ginni van Katwijk (Olanda), Meili Carpenter (USA) e Anna Bakunovytska (Ucraina). Nel circuito maschile, in qualche tappa presenzieranno i britannici Blake Aldridge, Owen Weymouth e Aidan Heslop, gli ucraini Oleksiy Prygorov e Slavik Kolesnikov, il rumeno Catalin Preda, lo spagnolo Carlos Gimeno, il russo Nikita Fedotov, il colombiano Miguel Garcia e il messicano Sergio Guzman.