Le semifinali del FINA Diving Grand Prix di questo pomeriggio hanno riportato in vasca i trampolinisti e le piattaformiste che hanno gareggiato già questa mattina. La rappresentativa azzurra, già ridottasi da sette a quattro atleti per le regole dei GP che prevedono un massimo di due atleti per nazione per ciascuna gara successiva alle eliminatorie, si è ristretta ulteriormente a tre, ma avremo comunque almeno un rappresentante in ciascuna delle due finali di domani. Più tardi, invece, alle 17.50, potremo vedere di che colore saranno le medaglie nelle due finali sincro di oggi, quella maschile dalla piattaforma e quella femminile dal trampolino.
Dal trampolino qualificazione relativamente agevole per Lorenzo Marsaglia, che passa con il terzo e ultimo posto utile per la finale ma con un buon margine sul quarto posto: per lui una gara molto simile a quella dell’eliminatoria, nella quale ha commesso un solo errore sul tuffo a più alto coefficiente di difficoltà. Se questa mattina era stato il quadruplo e mezzo avanti a fargli perdere punti utili per il primo posto, questa volta è stato il doppio e mezzo avanti carpiato con tre avvitamenti, un tuffo davvero difficile che ha inserito per rendere più competitiva la sua serie gara ma che ha concluso un po’ scarso. Per lui 363.85 punti che lo classificano alle spalle degli altri due qualificati, il francese Alexis Jandard e il tedesco Patrick Kreisel.
Niente da fare invece per Francesco Porco, quarto classificato nella stessa semifinale: anche per lui un solo errore importante – il doppio e mezzo avanti carpiato con due avvitamenti, anche per lui piuttosto scarso, ma anche una sbavatura sul doppio e mezzo indietro. Nonostante questo era nelle prime tre posizioni, almeno fino all’ultimo tuffo, quando ha subito la rimonta di Marsaglia e, soprattutto, il suo doppio e mezzo rovesciato con avvitamento è risultato invece essere troppo abbondante. Per Porco 340.45 punti che, come detto, fanno di lui il primo degli esclusi della sua semifinale.
In finale domani Marsaglia se la vedrà, oltre che con Jandard e con Kreisel, con l’ucraino Danylo Konovalov (protagonista agli Europei giovanili), con lo spagnolo Alberto Arevalo e con l’altro francese Gwendal Bisch. Potete rivedere – o vedere, se ve la foste persa – la semifinale qui.
Dopo la “finta semifinale” con tre partecipanti tutte qualificate – la favorita per l’oro, l’olandese Celine Van Duijn, seguita dalla norvegese Elma Galaasen Lund e dalla brasiliana Ingrid Oliveira – è toccato alle nostre azzurre scendere in campo per una semifinale che prevedeva quattro partecipanti e quindi una sola eliminazione.
Come al mattino, nessun problema per Sarah Jodoin Di Maria, che ha passato il turno in prima posizione con una gara priva di particolari errori: anche se la serie dell’eliminatoria è stata leggermente migliore, sembra aver risentito poco o nulla della fatica della prima sessione e ha totalizzato ancora una volta il miglior punteggio del turno, 288.10 punti.
Finale raggiunta anche dall’altra azzurra, Maia Biginelli, in linea sulla gara del mattino: 249.65 i punti per lei, un paio in più rispetto all’eliminatoria, e i tuffi che le hanno dato problemi qualche ora fa sono “entrati” bene, anche se questa volta ha commesso un errore sul doppio e mezzo indietro, eccessivamente abbondante. Comunque non ha rischiato nulla, complici anche le prestazioni mediocri delle avversarie Alais Kalonji (distante quasi 30 punti) e Emily Martin (quasi 40, eliminata), ed è passata con il secondo posto in semifinale.
In finale quindi ci sono quattro atlete candidate ai piazzamenti sul podio, e potremmo seriamente fare il tifo per una doppia medaglia azzurra! Intanto possiamo rivedere la semifinale qui.