Oggi è il giorno della finalissima dalle grandi altezze di Polignano a Mare, ultimo atto delle RedBull Cliff Diving World Series! Gli high diver eseguiranno gli ultimi due tuffi del weekend a partire dalle 13:00 di oggi, con diretta alle 13:55 qui su TuffiBlog, su RedBull TV e in televisione sul canale 52 DMAX con il commento di Gianmario Bonzi e dei The Jackal.
La prima giornata, disputata ieri, è andata bene per i colori azzurri: nella gara maschile Alessandro De Rose è momentaneamente terzo dopo due ottimi obbligatori, a pochi punti dalla vetta occupata ancora una volta dal francese Gary Hunt. In quella femminile al comando per ora c’è la canadese Molly Carlson (l’abbiamo intervistata per voi qui), davanti alla campionessa australiana Rhiannan Iffland, alla caccia della tredicesima vittoria consecutiva: l’esordiente azzurra Elisa Cosetti (nelle foto di Romina Amato / RedBull) si è portata con i suoi obbligatori su un’ottima ottava posizione, e TuffiBlog l’ha intervistata per voi!
La tua prima gara di tuffi dalle grandi altezze! Com’è stato “trasformarsi” da tuffatrice tradizionale a tuffatrice dalle grandi altezze?
È stato super emozionante poter gareggiare! Sinceramente ho preso le grandi altezze come una “uscita di sicurezza”: ho sempre avuto la passione per i tuffi ma sapevo di avere dei limiti che mi avrebbero frenato nella mia carriera. Ho visto questa come un’opportunità per pormi dei nuovi obiettivi e magari in futuro, perché no, riuscire a “vivere” di tuffi.
Quali sono state per te le principali differenze tra la gara di oggi e quelle tradizionali?
I tuffi dalle grandi altezze sono uno sport molto più “scenico” rispetto ai tuffi tradizionali: il pubblico presente è stato una cosa magnifica, veramente, mi ha caricato tantissimo ed ero super emozionata!
Come sei riuscita a vincere la paura di tuffarti da 21 metri?
La paura di tuffarsi da lassù non passa mai, hai sempre paura come la prima volta, proprio come oggi! Ma lavorando tanto in piscina durante tutta l’estate e facendo le stesse cose e la stessa routine tutti i giorni – partenze, barani, doppio barani – ti convinci di “saper fare”; il modo migliore per superare la paura è quello di essere convinti di se stessi e di essere certi di sapere cosa si sta facendo.
C’è una tuffatrice a cui ti ispiri?
Rhiannan (Iffland), assolutamente Rhiannan… lei è la costanza in persona, è un idolo! Mi piace moltissimo anche Molly (Carlson), proprio per il modo in cui si tuffa: lei era già brava nei tuffi tradizionali, quindi si vede che ha quella tecnica in più che altre magari non hanno, e il fatto che è giovanissima e già alla sua prima gara è riuscita a portare dei tuffi molto difficili, è tanta roba e ho molta stima di lei per questo.
Come ti vedi da qui ai Campionati Europei di Roma 2022, dove per la prima volta ci saranno anche i tuffi dalle grandi altezze?
Agli Europei spero di esserci e di portare dei tuffi più difficili! Ora che sto gareggiando ovviamente cerco di fare i tuffi nel modo migliore possibile, però so che non posso competere perché le altre tuffatrici sono veramente forti e portano dei tuffi molto più difficili dei miei, il coefficiente mi penalizza molto. Agli Europei però spero di essere più o meno al loro livello.
Avresti mai pensato di diventare la prima donna italiana a gareggiare da 21 metri? Pensi che potresti essere di ispirazione per altre tuffatrici tradizionali?
Be’, di essere la prima un po’ sì, perché so che nessun’altra ha ancora il coraggio di provare questo sport: spero che una volta diventato un po’ più popolare, possa essere di ispirazione per tanta gente che come me ha la passione per i tuffi ma, vedendo che è molto difficile arrivare ad alti livelli, magari si… buttino nell’high diving come ho fatto io!
Oggi gareggerai di nuovo: a cosa punti? Cosa vorresti migliorare?
Oggi ho i tuffi più difficili del mio programma e quindi spero di farli al meglio. Migliorare rispetto a ieri… sinceramente no, sono veramente felicissima di come è andato tutto finora!