Uno speciale appuntamento delle NewSplash di Tuffiblog per una serie di brevi notizie dall’estero succedutesi nelle ultime settimane.
A ottobre si sono tenuti a Tucson, Arizona (Stati Uniti) i Campionati giovanili Panamericani di tuffi, il primo evento juniores aperto a tutto il continente americano dall’inizio della pandemia: sei le nazioni partecipanti, con Stati Uniti, Messico e Canada a fare prevedibilmente la parte del leone nel medagliere, aggiudicandosi 75 delle 84 medaglie in palio. Oltre alle categorie A e B, si sono tenute gare anche per le categorie C e D, equivalenti ai nostri Esordienti C1 e C2, risultando quindi un evento importantissimo per la crescita delle categorie giovanili.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato in passato che il progetto di crescita delle squadre giovanili per tutti gli sport è partito già nel 2019, con programmi a lungo termine in vista delle Olimpiadi di casa di Los Angeles 2028 dove intendono ottenere una netta supremazia, soprattutto nei confronti della Cina.
In testa al medagliere proprio gli USA con 31 medaglie (nove d’oro, dieci d’argento e dodici di bronzo), seguiti dal Messico con 21 medaglie (otto d’oro, quattro d’argento, nove di bronzo) e dal Canada con 23 medaglie (sette d’oro, undici d’argento e cinque di bronzo). Ma c’è stata un po’ di gloria anche per le nazioni del Sudamerica, con la Colombia che si conferma la nazionale da tenere d’occhio dopo essersi aggiudicata 6 medaglie (due d’oro, tre d’argento e una di bronzo); infine due medaglie d’oro per il Perù, conquistate dalla sorpresa quindicenne Ana Ricci nelle gare dai trampolini, e una di bronzo per il Brasile. Qui tutti i risultati, mentre sul canale Youtube USA Diving ci sono le riprese delle gare.
Invece si sono aperti ieri con la gara a squadre di tuffi (vinta, a sorpresa, da Cuba) e continueranno fino al 28 novembre i Giochi Panamericani giovanili, evento multisportivo ospitato da diverse città in Colombia. Dopo il Team Event saranno presenti le sole gare individuali (1 metro, 3 metri e piattaforma) e in categoria unificata per tutti i partecipanti tra i 16 e i 21 anni: rivedremo una parte di questi atleti nella categoria “A” dei Mondiali giovanili di Kyiv.
Sempre negli Stati Uniti, all’interno dei Campionati Assoluti invernali di Bloomington, Indiana, dal 13 al 18 dicembre, comparirà per la prima volta una gara di high diving, sebbene disputata dalla piattaforma di 10 metri. Potranno partecipare soltanto i tuffatori che abbiano preso parte ad almeno un evento ufficiale (RedBull, FINA o nazionale), con un programma di tre tuffi con entrata di piedi in barani e da almeno due gruppi diversi di tuffi. USA Diving sperimenterà per la prima volta questo formato come parte del programma a favore del movimento dei tuffi dalle grandi altezze.
Il leggendario allenatore Hui Tong è entrato a far parte dello staff della nazionale del Canada. I risultati della squadra olimpica di Tokyo 2020 non sono stati dei più esaltanti: una sola finalista individuale (la Abel, favoritissima per le medaglie, è arrivata soltanto ottava) e una sola medaglia (l’argento nel sincro trampolino femminile, dove peraltro erano ampiamente favorite per il podio). Per il resto tantissime e brucianti le eliminazioni individuali, dalla Benfeito alla Ware, passando per l’ultimo posto di Fofana nel trampolino.
Hui Tong da atleta ha vinto due medaglie d’oro ai Mondiali nel 1985 e nel 1987 e si è classificato quarto alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. Dal 1990 al 2000 ha già allenato in Canada, a Calgary – si ricorda la grande Blythe Hartley tra i suoi atleti – per poi passare, dal 2001 al 2016, in Australia, dove ha fatto le fortune della nazionale locale, e poi per il successivo termine olimpico in Francia. Questa volta Hui Tong sarà di stanza a Montreal, per condividere la sua esperienza con il Montreal Diving Institute, sostituendo Arturo Miranda che ha guidato il Team Canada dal 2012 fino allo scorso ottobre.
Miranda è arrivato da qualche giorno a Trieste, dove condurrà uno stage di due settimane con gli atleti della squadra agonistica della Triestina Nuoto. La Triestina ha condiviso la foto del suo arrivo, accolto dal direttore del Centro Federale Franco Del Campo e dal responsabile federale Domenico Rinaldi.
La squadra di tuffatori britannici si conferma ancora una volta come la più popolare tra i giovani e in video: Matty Lee, oro olimpico a Tokyo nel sincro con Tom Daley, è uno dei concorrenti del reality “I’m a Celebrity… Get Me Out of Here!”, popolarissimo programma di sopravvivenza ambientato in giungle o foreste (quest’anno il set è in Galles) giunto alla sua ventunesima edizione.
Il più noto di questa generazione di “idoli”, Tom Daley, ha peraltro firmato da poche settimane con CAA, agenzia di spettacolo tra le più riconosciute degli Stati Uniti, per perseguire progetti televisivi (e non solo) in America. Il partner di Daley, lo sceneggiatore Dustin Lance Black, è a sua volta statunitense.
La piattaformista norvegese Anne Vilde Tuxen è stata ricevuta dalla famiglia reale norvegese, insieme al resto della squadra olimpica, con una speciale onorificenza per essere la prima tuffatrice a rappresentare il suo paese alle Olimpiadi in oltre un trentennio.
“Essere invitata al castello reale è qualcosa che avviene molto di rado, ed è stato davvero speciale vedere tutti i compagni della squadra olimpica. Mi sento onorata e grata per tutto ciò che questa esperienza olimpica mi ha portato, questo è un altro momento che ricorderò per il resto della vita,” ha dichiarato, partecipando alla cena reale con gli abiti tradizionali delle dame di corte.
La Tuxen ha iniziato bene la stagione 2021, chiudendo al terzo posto da 3 metri nella prima gara della stagione; da qualche anno studia negli USA e rappresenta l’Università della Louisiana nel campionato nazionale per college.