È morto nel pomeriggio di ieri a 32 anni il tuffatore brasiliano Ian Matos, partecipante ai Giochi Olimpici di Rio 2016 dove si classificò ottavo nel sincro 3 metri, e vincitore di tre medaglie di bronzo ai Giochi Sudamericani. Ad annunciarlo la federazione brasiliana in un comunicato.
Matos era ricoverato dalla fine di ottobre in una clinica di Rio de Janeiro per un’infezione batterica alla gola che si è diffusa rapidamente all’esofago e ai polmoni, ma a metà novembre la situazione sembrava in miglioramento. Negli ultimi giorni invece è avvenuto un rapido peggioramento del quadro clinico cui è seguito l’arresto cardio-circolatorio di ieri. Lascia la madre e le sorelle, che pur abitando a grande distanza da Rio erano riuscite a visitarlo nelle ultime settimane di vita grazie alla raccolta fondi organizzata dalle tuffatrici della nazionale Giovanna Pedroso, Tammy Galera e Danielle Robles.
Nel 2014 Matos aveva fatto coming out, ispirato da altri tuffatori come Matthew Mitcham e Tom Daley, in un paese dove ai tempi era piuttosto difficile essere apertamente omosessuale. Nel 2021 ha partecipato alla Coppa del Mondo di Tokyo, non riuscendo però a passare il turno eliminatorio e quindi a qualificarsi per la sua seconda Olimpiade.
Sui social lo ricordano con profonda commozione i tuffatori della nazionale brasiliana, con cui Matos è sempre andato molto d’accordo anche al di fuori delle attività sportive; in molte, come la già citata Tammy Galera, Luana Lira, Kawan Pereira e Ingrid de Oliveira, hanno oscurato il proprio profilo in segno di lutto.
Foto: ONU Brasil