Dopo due stagioni piuttosto movimentate a causa della pandemia (circuito annullato nel 2020 e dimezzato nel 2021) le RedBull Cliff Diving World Series ripartono a pieno regime con una stagione 2022 che si preannuncia emozionante, con ben otto tappe in tre continenti tra estate e autunno in una serie di affascinanti località.
Dal 4 giugno i tuffatori e le tuffatrici dalle grandi altezze torneranno a lanciarsi da 27 e 21 metri nelle location più spettacolari del mondo: l’Italia sarà ancora una volta rappresentata da Alessandro De Rose, permanent diver anche in questa edizione e che quindi prenderà parte a tutte le tappe di questa edizione; potrebbe esserci anche Elisa Cosetti, prima cliff diver italiana al femminile, magari come ospite proprio nella tappa italiana di Polignano a Mare, confermatissima anche nel tour 2022.
Sarà un circuito molto orientato alle città, con ben tre tappe in altrettante capitali europee e altre due in città di grande importanza; è una scelta deliberata da parte del comitato organizzatore, perché concentrando le gare vicino ai centri urbani renderanno le World Series e il cliff diving più accessibile al pubblico di appassionati.
Dopo ben nove anni, la tappa statunitense sarà di scena a Boston, e sarà l’appuntamento inaugurale della stagione il 4 giugno. Gli atleti si tufferanno dal tetto dell‘Institute of Contemporary Art e, sebbene qualche veterano fosse già presente nel 2013, sarà una tappa relativamente nuova sia per molti uomini, sia per le donne, che allora non potevano tuffarsi dalle grandi altezze.
Il 18 giugno si torna in Francia, ma non nella nota roccaforte di La Rochelle, tradizionale appuntamento del passato, bensì in uno dei pochi posti più iconici: gli high diver si tufferanno nella Senna, con la Tour Eiffel sullo sfondo! Parigi è una delle tre location completamente nuove di questa edizione, e le piattaforme saranno montate nella località di Port Debilly. Sarà una tappa speciale per Gary Hunt, che ha acquisito la cittadinanza francese qualche anno fa e che risiede proprio nella capitale.
Ci si sposta a nord per le successive tappe: il 16 luglio Copenhagen fa il suo ritorno per la quinta volta nella storia delle World Series RedBull, con le piattaforme montate sul tetto a pensilina della Royal Danish Opera House sull’isola di Holmen, nel cuore della capitale danese; il 13 agosto farà invece il suo “secondo” debutto la capitale norvegese, Oslo, già in programma lo scorso anno ma poi cancellata per l’emergenza sanitaria e trasformata in una gara dimostrativa. Anche qui i tuffatori si lanceranno dalle piattaforme montate su un teatro, il Norwegian National Opera & Ballet, con vista sull’intera città.
Le tre tappe successive sono altrettanti graditi ritorni: il 27 agosto si torna in Bosnia ed Erzegovina per la tradizionale tappa dallo Stari Most, il “vecchio ponte” che è uno dei simboli delle World Series; l’11 settembre la Svizzera ospiterà il circuito RedBull nella tappa sul Lago Sisikon; e infine, il 25 settembre, Polignano a Mare rappresenterà ancora una volta al meglio l’ospitalità e la bellezza italiana.
Per la finalissima del 15 ottobre i migliori atleti della stagione si sposteranno in Oceania, con l’esordio assoluto della tappa di Sydney: un ritorno a casa per la campionessa Rhiannan Iffland, che avrà ulteriori stimoli per trionfare proprio davanti al suo pubblico! Ecco le sue parole, intervistata da RedBull:
“Per la prima volta nella sua storia, la World Series arriverà in Australia e non solo per una tappa, ma per ospitare addirittura la finale. È fantastico, specialmente per me che sono cresciuta proprio lì. Non riesco a descrivere l’emozione che provo, ci sono un sacco di pensieri che mi passano per la testa in questo momento. In questo luogo incredibile potremo mostrare la bellezza di questo sport a tutta l’Australia. Personalmente, sarà l’evento più emozionante e sorprendente di sempre. Non vedo l’ora di essere lassù e assaporare il momento. Questa finale mi motiva a spingere sempre di più, sarà la mia forza trainante per tutta la stagione.
“Se c’è una cosa che so degli australiani è che amano lo sport e adorano farsi coinvolgere e sostenere gli sportivi, con un occhio di riguardo per i propri atleti, ma non solo per loro. Lo sport è un aspetto rilevante della nostra cultura ed è qualcosa di cui vado molto fiera. L’atmosfera sarà onirica in una location così iconica: in mezzo alla baia di Sydney, con il porto sulla destra e il ponte e il Teatro dell’Opera sulla sinistra. Assolutamente magnifico. Aspettiamoci il massimo da questo evento.”
Foto di apertura: Brett Hemmings, Red Bull Content Pool
Foto Iffland: Dean Treml, Red Bull Content Pool